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Se Cenerentola spaventa la Signora

A sorpresa campani in vantaggio, poi Higuain e Cuadrado sistemano tutto. Juve seconda

Se Cenerentola spaventa la Signora

Torino Il piccolo Benevento ha sognato per mezz'ora. E se l'è goduta davvero, giocando anche un discreto calcio: organizzato e coperto, ma non del tutto catenacciaro. Era anche passata in vantaggio allo Stadium, la squadra di De Zerbi: con Ciciretti, bravo a gelare la Juventus e a punire l'imperfetta barriera piazzata da Szczesny dopo una ventina di minuti scarsi. Siccome però anche i sogni più belli finiscono, la ripresa ha riportato le cose al loro posto. La Juventus di questi tempi - pur approssimativa e con giocatori quasi impresentabili mentalmente - ha segnato due reti (colpendo anche altrettanti pali, con Douglas Costa) e portato a casa i tre punti d'ordinanza: prima una girata mancina di Higuain e poi con un colpo di testa ravvicinato di Cuadrado, fino a quel momento tra i peggiori in campo al pari dell'assistman Alex Sandro.

Per Allegri, le buone notizie finiscono qui: perché, nonostante alla vigilia il tecnico avesse avvertito tutti circa il rischio di scivolare contro la squadra statisticamente peggiore d'Europa, i suoi giocatori hanno fatto il possibile per complicarsi la vita. Scendendo in campo con la testa altrove, facendosi quasi irretire dal palleggio delle «Streghe» e subendo l'undicesimo gol nelle dodici partite fin qui disputate in campionato. Decisamente troppi, se si vuole davvero puntare al settimo scudetto di fila. Siccome però la giornata va archiviata con trequarti di sorriso, vale anche la pena dare un'occhiata alla classifica: due punti recuperati al Napoli e sorpasso nei confronti dell'Inter, primato a una sola lunghezza e tanti saluti agli spaventi con cui era cominciato il pomeriggio.

Di contro al Benevento, che ha segnato solo la quinta rete della sua stagione e che, con dodici ko di fila consecutivi a inizio stagione ha stabilito un nuovo primato negativo, non resta che compiacersi per quanto mostrato. Avendo addirittura costretto Allegri a un cambio conservatore nel finale, quando ha mandato in campo Bentancur al posto di un Dybala pressoché irriconoscibile rispetto allo sfavillio di inizio stagione: i duemila tifosi campani arrivati fin qui si sono lustrati gli occhi per un'ora buona e nel finale hanno pure avuto di che recriminare, perché Chiellini è stato provvidenziale a fermare ancora Ciciretti dopo che Cataldi aveva sfiorato l'incrocio dei pali con una sberla da quasi trenta metri.

Insomma: la Signora ha festeggiato il suo 120esimo compleanno con qualche patema di troppo, ma contava accorciare la classifica e tanto basta. «Dopo essere andati in vantaggio ci siamo nuovamente fermati, concedendo loro un ultimo calcio d'angolo e perdendo qualche pallone di troppo in uscita ammette alla fine Allegri - Ai ragazzi faccio comunque i complimenti perché, rispetto al passato, sono rimasti lucidi anche quando pareva che la palla non volesse entrare. C'è parecchio da migliorare perché in alcuni momenti restiamo passivi e non riusciamo a gestire il pallone. La classifica? Ci siamo riavvicinati al Napoli: era doveroso farlo prima della sosta».

È il famoso bicchiere mezzo pieno.

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