Sport

Il secondo di Nibali è un bis per la storia

Ecco perché può trionfare al Tour de France. Solo un italiano ne vinse 2 di fila: Bottecchia

Il secondo di Nibali è un bis per la storia

Non sarà facile ma ci proverà. Nella storia della Grande Boucle solo un italiano, Ottavio Bottecchia negli Anni Venti (1924 e 1925 e nel '24 in gialla dall'inizio alla fine, record ancora imbattuto) ha saputo vincere per due volte consecutive il Tour de France. Nessun altro, nemmeno il Campionissimo Fausto Coppi o l'inossidabile e Giusto Gino Bartali ci riuscirono. Lo vinsero due volte, ma non di fila. Nencini, Gimondi e Pantani si fermarono a uno. Vincenzo Nibali, andrà da sabato prossimo alla ricerca di un fantastico quanto difficilissimo bis. Non sarà facile, ma nemmeno impossibile, per almeno quattro buone ragioni.

1 NON È FAVORITO

Il colombiano Nairo Quintana, il britannico Chris Froome e lo spagnolo Alberto Contador godono di maggiore considerazione. Questo può essere un punto di forza per il nostro corridore.

2 INIZIO DURO

La prima settimana di corsa è molto insidiosa e complicata. Il vento del nord, il Muro di Huy, il pavé della Roubaix, prima del Mur de Bretagne. Tutte tappe che richiedono forza, lucidità ma anche grande adattabilità e sensibilità nella guida. La tappa del pavé l'anno scorso è risultata strategica per Nibali e anche quest'anno gran parte del Tour si giocherà lì. Poi la cronosquadre di 28 km, che pone l'Astana del siciliano tra le grandi favorite.

3 POCHE CRONO

Pochi chilometri contro il tempo in questo Tour, solo 42 (14 individuali e 28 a squadre), ma tanta, tantissima salita. Ma anche molta discesa, dove Nibali non è secondo a nessuno e può davvero mettere in croce chiunque, soprattutto corridori come Froome e Quintana.

4 LA SQUADRA

Vincenzo avrà al proprio fianco una squadra fortissima, una vera e propria multinazionale del pedale di altissimo livello. E poi sull'ammiraglia avrà uno come Beppe Martinelli, che nella sua storia ha vinto il Giro e il Tour con Pantani e Nibali. E Giri d'Italia con Simoni, Cunego e Garzelli.

Insomma, ha esperienza e sa come si fa.

Commenti