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Senza CR7 riecco Dybala. Con una tripla Joya si riprende la Signora

Prima tripletta in Champions per l'argentino Juve a punteggio pieno: ottavi alla portata

Senza CR7 riecco Dybala. Con una tripla Joya si riprende la Signora

Non era una partita come le altre. Ecco perché era importante vincerla e non soffermarsi troppo sull'aspetto agonistico. Perché era ed è evidente, tra la vecchia Signora bianconera e i giovani ragazzi gialloneri non c'era e non c'è partita. Poco più di mezz'ora per archiviare la pratica svizzera con due gol del ritrovato Dybala che chiude definitivamente il discorso nella ripresa con la prima tripletta europea della sua carriera. Vincere era previsto, ma non era così scontato. E non solo per la litania ormai abituale firmata Massimiliano Allegri secondo cui tutti gli avversari, specialmente in Champions League, vanno rispettati e considerati con la dovuta attenzione.

No. Per la Juventus era la prima partita della stagione senza Cristiano Ronaldo. Il fenomeno portoghese, finora sempre in campo e mai sostituito, ha assistito alla sfida con lo Young Boys dalla tribuna con la compagna Georgina. Colpa di quella squalifica rimediata nell'assurda notte di Valencia che lo ha costretto, suo malgrado, a rifiatare. Chi invece non era seduto come consuetudine in tribuna è Beppe Marotta. Già, perché Marotta è ormai un ex dirigente della Juventus e per lui posto allo Stadium non c'è più anche se la curva Scirea gli ha dedicato un coro. Un addio traumatico, almeno in parte, sicuramente non gestito benissimo a livello di comunicazione, condito comunque da parole al miele. «Marotta è stato importantissimo per la Juve, ho imparato molto da lui, per me è stato immenso», ha detto il vicepresidente Pavel Nedved nel pre partita. «Sarà difficile sostituirlo ma noi siamo di passaggio, mentre la Juventus rimane, bisogna accettarlo», ha aggiunto Nedved.

Sta di fatto che il nuovo corso juventino è già iniziato e la squadra, sul campo, non ha risentito di nessun contraccolpo psicologico. Troppo netta la superiorità tecnica della Juve che in più occasioni ha dato quasi l'impressione di andare al piccolo trotto per non faticare più del dovuto. L'unico pensiero era quello di sbloccare subito e di chiuderla il prima possibile per evitare qualsiasi tipo di problema. Un atteggiamento che ha fatto infuriare a più riprese quel perfezionista di Max Allegri che non tollera mai un una squadra remissiva in nessuna situazione. Men che meno in quella Champions diventata quest'anno obiettivo dichiarato. Eccolo il limite, se si vuole trovare, di questa Juventus. In una stagione lunga e impegnativa le energie mentali saranno forse ancora più importanti di quelle fisiche.

Vittoria easy doveva essere ed è stata. Dybala la sblocca dopo soli 5' con un tocco al volo delizioso su lancio illuminante di Bonucci. La Joya chiude in pratica il discorso al 33', questa volta con un tap in facile dopo respinta del maldestro portiere svizzero su tiro da fuori di Matuidi. Il Dybala show si arricchisce di una puntata a 20' dalla fine quando mette in rete da due passi un'azione da playstation della Juve conclusa da un assist al bacio di Cuadrado. Per l'argentino col numero 10 anche un palo e un clamoroso rigore negato. Non ha fortuna in Champions la Juve con gli arbitri. E a ogni partita si sente fortissima la mancanza del Var per l'ottusità che regna in casa Uefa. Ma per questa volta, almeno, poco importa. Il nuovo corso della Juve inizia con un 3 a 0 sena storia che valgono la nona vittoria su 9 gare.

Senza Ronaldo, solo per una volta, e senza Marotta, a titolo definitivo.

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