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Ma senza difese è calcio da luna park

Ma senza difese è calcio da luna park

H a vinto ancora il calcio luna park. Qualcuno dirà: chi s'accontenta gode. Ma sicuri che sia spettacolare, soprattutto convincente se non piacevole? Detto secondo prassi dell'esclamativo facile e delle urla del telecronisti: il calcio di una Champions mai vista. E se lo chiamassimo calcio avvincente senza andar oltre? Il Liverpool è tornato in gioco dopo aver brutalmente sbarellato a Barcellona, ma gli spagnoli hanno fatto di peggio nel ritorno. L'Ajax, che aveva stropicciato Juve, Real e Bayern, illuminato la via del football profetico, si è accartocciato finendo maldestramente truffato dai ghiribizzi del pallone e dalla benzina venuta meno, più che dal Tottenham non proprio irresistibile.

Veder il Barcellona subissato di reti non è storia nuova: nelle ultime edizioni si è salvato solo quando ha vinto la coppa (con qualche rischio in semifinale contro il Bayern). Nelle altre recenti sono stati bagni di delusione (Bayern 2013, Juventus, Roma e Liverpool) ma, evidentemente, non hanno indotto a qualche ripensamento. Si dice che il calcio sia più bello perché si segna di più. Sarà vero, ma se il Barça fallisce sempre la finale perché la difesa è un gruviera e l'attacco talvolta va in pausa, qualcosa non torna.

Il calcio moderno impone di difendere meno, non meno bene che poi è il succo delle sfide di queste semifinali, ma anche delle eliminazioni di Real Madrid, Juventus, Manchester City. Liverpool e Tottenham, fra l'altro, hanno sfoderato la bontà dei portieri.

I Reds conoscono la differenza: vedi Karius l'anno passato. L'Ajax ha una scusante in più: giovane e reso strafottente (agli olandesi non riesce difficile) dal cammino Champions, si è lasciato sfinire dal ritmo avversario, dalla sua esuberanza, dalla malizia del pallone che punisce chi non risolve l'eterno problema: meglio segnare un gol in più o pensare a non prenderlo?

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