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Serie A, dal 2018 chi compra i diritti tv decide anche gli orari

Svolta nel nuovo bando per i diritti tv del triennio 2018-2021: 12 partite l'anno si giocheranno nella fascia oraria decisa dal broadcaster che ha preso i diritti

Serie A, dal 2018 chi compra i diritti tv decide anche gli orari

Non bastava lo spezzatino degli ultimi anni. A partire dalla stagione 2018/2019 e almeno fino al 2021, 12 partite di ogni stagione di Serie A si giocheranno in orari "non abituali" per accontentare le richieste dei broadcaster internazionali che si saranno aggiudicati i diritti tv. È la svolta annunciata dall'amministratore delegato di Infront Italia Luigi De Siervo, responsabile del nuovo bando per i diritti tv esteri del triennio 2018-2021, finalizzata a "rendere più internazionale il nostro calcio" a discapito del mercato interno.

La notizia, riportata dalla Gazzetta dello Sport, è destinata a scatenare le solite polemiche tra nostalgici e "modernisti". In effetti, con la novità prevista nel prossimo bando, chi si aggiudica uno dei due pacchetti "Pick" potrà decidere in due occasioni per primo, in altre due per secondo e in altre due ancora per terzo la collocazione oraria nelle giornate indicate dalla Lega.

Nel bando, tuttavia, sono previsti due paletti: dovrà essere rispettato un intervallo minimo di 48 ore tra due impegni della stessa squadra e nessun club potrà essere scelto per più di due volte nell'orario "imposto" da fuori.

Il risultato? Nel week-end si giocherà in otto fasce orarie diverse. "Così l’appassionato potrà gustarsi tutta la A nell’arco del weekend", ha detto De Siervo.

Al momento la possibilità del broadcaster di decidere la collocazione oraria di una partita è riservata all'estero, ma non è escluso che in futuro tale facoltà non sia concessa anche a soggetti "interni" come Sky, Mediaset o altri operatori.

Per quanto riguarda i tempi previsti dal nuovo bando, la procedura durerà a lungo. Ci sarà tempo fino al 15 settembre per formulare le offerte, che saranno vagliate da Infront e dalla Lega: probabile l'assegnazione dei diritti tv tra autunno e inverno, con il termine per le domande fissato il 16 gennaio e una possibile proroga al 14 febbraio.

L'obiettivo sarà migliorare i risultati dell'ultimo triennio 2015/2018.

L'obiettivo per il prossimo triennio è di raggiungere i 300 milioni di euro di incasso annuale, superando così la Bundesliga, mentre Liga spagnola e soprattutto Premier League sono ancora troppo distanti per progettare il sorpasso, persino nel lunghissimo periodo.

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