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Serie A e B possono salvarsi solo trovando subito un capo

di Franco Ordine

È appena finito il duello rusticano (Malagò versus Tavecchio) con la resa del presidente dell'apocalisse ed è cominciata un'altra partita. Che sembra una sfida a scacchi. Così mentre lo stesso presidente del Coni, frenato dai suoi legali, ha lunedì sera avvertito che la scelta di commissariare la federcalcio perdeva quota, Carlo Tavecchio che è anche commissario della Lega di serie A, ha giocato d'anticipo e modificato l'ordine del giorno dell'assemblea milanese di lunedì prossimo. Ha infatti aggiunto all'argomento impegnativo del bando sui diritti tv (per il quale ci sarà una riunione informale venerdì) altri punti che prevedono in teoria l'elezione della governance completa del calcio che conta con le figure di presidente, amministratore delegato e consiglieri delegati così da rendere completo in tutte le sue componenti il governo stesso del calcio (la serie B dovrebbe provvedere domani).

Mossa e contro mossa per impedire alla giunta del Coni, che si riunisce oggi, di adottare provvedimenti drastici. A poche ore da una potenziale elezione di serie A e serie B, l'intervento del Coni sembrerebbe una grave invasione di campo. Fin qui la tattica. Poi verrà l'ora dei risultati sul campo. E qui lo scenario diventa decisamente meno scontato perché non è sicuro che i club di serie A riescano a darsi una governance in pochi giorni dopo aver inutilmente trattato e litigato per mesi. Lunedì scorso, mentre Tavecchio sbatteva i pugni sul tavolo nel corso della conferenza stampa, De Laurentiis e l'avvocato Romei (Samp) erano in visita pastorale a una società di cacciatori di teste per chiedere un elenco affidabile di manager. Siamo ancora al casting. Non solo. Ma resistono difficoltà politiche e geografiche da colmare. Inter e Milan hanno i rispettivi azionisti in Cina, la Roma deve parlare con gli Usa e l'unico esponente di rango, Andrea Agnelli, è bloccato da una squalifica. Riusciranno i nostri eroi? Lunedì sicuramente no.

Ma dovranno farlo entro la prima settimana di dicembre per dare un senso alla partita a scacchi.

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