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Serie A spendacciona: record di acquisti, ma non basta a vincere

Il nostro campionato in testa alla classifica europea degli investimenti: ma la parata di stelle basterà a risollevare le sorti del calcio italiano?

Serie A spendacciona: record di acquisti, ma non basta a vincere

La Serie A primo campionato d'Europa? Se guardiamo alla classifica delle prime divisioni più spendaccione, sì.

Come ricorda oggi la Gazzetta dello Sport, dall'apertura del mercato in Serie A sono già stati investiti 266,35 milioni, più del doppio di un anno fa. La Liga spagnola, si pensi, ha speso finora "appena" 231,3 milioni, anche se il disavanzo tra cessioni ed acquisti arride, per il momento, agli iberici.

Si tratta di un risultato, quello raggiunto dal nostro campionato, ottenuto a suon di colpi di mercato da prima pagina: Dybala alla Juve per 32 milioni, Kondogbia all'Inter per 30, Bacca al Milan per altrettanti... una pioggia di stelle che forse contribuirà a riportare negli stadi (si spera) qualche migliaio di appassionati in più, ma che cela una verità dolorosa ma innegabile. Il sistema-calcio, in Italia, al netto di qualche fiammata positivo, come il ritorno dopo cinque anni in finale di Champions League, attraversa ancora una crisi strutturale.

Il livello del campionato non è alto, società di prima fascia come Inter e Milan in difficoltà a trovare un gioco soddisfacente, scandali economici e finanziari a non finire, da Parma a Catania.

Il ritorno degli investimenti, dopo anni di prestiti e giocatori acquistati a parametri zero, non potrà che essere positivo. Ma una domanda sorge spontanea: la strategia di affidarsi ai grandi nomi, ancora una volta, sarà vicente?

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