Sport

La sfida a neve e gelo nella terra delle renne

In Lapponia al volante della gamma Subaru All'esterno fa -23°. Una scarica di adrenalina

Gabriele Villa

Kittila (Lapponia finlandese) Il cartello, incorniciato dentro il triangolo di pericolo, è sufficientemente chiaro: «Se una renna vi attraversa la strada non fermatevi per scattare fotografie, perché potrebbero sopraggiungere dietro di voi altre auto e tamponarvi. Limitatevi a rallentare e a procedere con prudenza perché altre renne potrebbero seguire».

Siamo a Nord che quasi più a Nord non si può, più a Nord di Rovaniemi, quindi più a Nord di Babbo Natale, nel caso fosse in ritardo sul rientro dalle consegne e volesse, anche lui, attraversarci la strada. Apparentemente siamo in mezzo al nulla. Un Nulla che lascia senza parole perché riverbera magia e favole. E un freddo secco che non gela le emozioni. Ma, anzi, riesce persino a riscaldare, tanto da accendere i sogni e le fantasie di chi ancora pretende di sognare e di fantasticare. Tutt'intorno foreste e poi ancora foreste, neve e poi ancora neve.

Temperatura: meno 23 gradi. Bianco, ovunque. A ricoprire strade, cartelli e i tetti di quelle manciate di casette sparse che si incontrano ogni trenta, quaranta chilometri. Densità di popolazione: sei abitanti per chilometro quadrato, renne in libertà: duecentomila. La vera popolazione. Se volete mettere alla prova delle auto, in condizioni estreme, questi sono i luoghi giusti. E se volete capire che cosa fa di una Subaru una Subaru, ecco che la risposta, inequivocabile, la potrete ricevere proprio qui.

Un'opportunità unica per fare drifting, twisting, handling e tracking e tracciare, con queste acrobazie su ghiaccio e neve, con e senza aiutini elettronici innestati, l'identikit di cinque personalità: Levorg, Outback, Forester, XV, Impreza, differenti ma ugualmente reattive e affidabili. Una scala reale di «fun, safe and tough», divertimento, sicurezza e robustezza, per dirla con David Dello Stritto, general manager di Subaru Europa. Sorride soddisfatto Andrea Placani, il pr di Subaru Italia, che non è l'asfissiante venditore di turno, ma il compagno di viaggio che tutti vorrebbero avere. E la conferma la trovo, mentre con qualche brivido (di adrenalina e non di freddo), sto al gioco decidendo di mettermi in gioco. E quando il gioco si fa duro, le Subaru giocano e reagiscono alla sfida. E ti rimettono sulla rotta della sicurezza, anche se devi scollinare una sorta di trampolino di ghiaccio e non sai che cosa ti aspetta di sotto.

Il mercato di Subaru, seppur di nicchia, in Italia può vantare numeri in crescita: 3.366 veicoli venduti nel 2018 (49 auto in più , cioè +1,5% rispetto al 2017 nonostante il crollo del diesel); contratti chiusi nel 2018: 1.910 (+194% rispetto al 2017) per la Subaru XV e 214 per l'Outback (+478% rispetto al 2017). Novità in arrivo? Un'edizione limitata della Outback 4Adventure con tanto di sedili waterproof, da metà febbraio, mentre ai primi di febbraio anche una limited della BRZ con sospensioni sportive Sachs e una New Levorg MY19 che segnerà il passaggio di questa vettura da sport tourer a safety tourer con motore Boxer 2.0 benzina da 150 cv. Belle prospettive dunque, per la Casa delle pleiadi, una delle poche rimaste indipendente, che intende affrontare gli anni a venire facendo affidamento solo sulle proprie forze. Prima di far rotta verso Helsinki, c'è tempo di infilarsi, a Lainio nello Snow Village, ventimila metri quadrati dove tutto, dal bar, al ristorante alle camere viene ricostruito ogni anno con 15 milioni di chili di neve e 300mila chili di ghiaccio. E poi via, di nuovo a bordo di una delle vetture della «scala reale Subaru». Stando solo attenti a governare il volante perché il resto lo faranno loro. Proprio come le renne, che, docilmente, ti riportano a casa.

Sempre.

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