Sport

Sfida più sbilanciata d'Italia tra due cugini alla lontana

Tra fatturato. ingaggi, trofei e punti solo la storia riavvicina le due sponde calcistiche di Torino. I granata non vincono da 19 anni

Derby Juventus-Torino del 1976-77 (Wikipedia)
Derby Juventus-Torino del 1976-77 (Wikipedia)

Inaffrontabile, impari, sbilanciato, ai confini dell'impossibile. Il derby di Torino sta cominciando a diventare una vera ossessione per chi sostiene i colori granata. La Juventus domina in Italia, ha vinto gli ultimi tre scudetti consecutivi, possiede lo stadio di proprietà ed ha una politica societaria proiettata al futuro, con gioielli come Pogba, Pereyra e Morata di sicuro avvenire. Il Toro non vince una stracittadina dal 1995, non riesce a segnare dal 2002 (Cauet l'ultimo a far gol alla Juve nel 2-2 del febbraio di 12 anni fa), non è campione d'Italia dal 1976 e, dopo essersi illuso col ritorno in Europa a distanza di 20 anni, ha dovuto fare i conti con l'addio della coppia Cerci-Immobile e un inizio di campionato tutt'altro che positivo.

Un dramma continuo, un tormento che culmina alla vigilia di ogni derby e si protrae durante e nel post-partita. L'equilibrio, l'ardore, l'incertezza che negli anni Settanta e Ottanta regnavano nella partitissima di Torino non ci sono più. E non esiste più nemmeno quel Toro capace di restare imbattuto contro la Juventus per quattro anni consecutivi, a cavallo tra il 1974 e il 1978. E la società bianconera anche allora era una nobile del nostro calcio, anche a quel tempo era un club ricco e affamato di successi.

Ma il Torino, pur con meno sfarzo, riusciva a dar sempre fastidio alla Vecchia Signora, contendendole anche le prime posizioni della classifica. Dopo qualche picco negli anni Novanta (si vedano i due derby del 1994-95, 3-2 e 2-1 per i granata), le stagioni del nuovo millennio (quando il Toro non era in B) sono state contraddistinte da gioie bianconere e copiose lacrime dell'altra metà del capoluogo piemontese.

La Juve ha vinto gli ultimi sei confronti col Toro senza subire reti. E, pur non facendo goleade, ha sempre mostrato la prepotenza e la superiorità di chi è ben conscio di comandare nel valore tecnico e nei fatturati. Se si osservano gli esiti dei derby nelle altre grandi città italiane il rendiconto è proporzionato. Ma, più in generale, a Roma, Milano, Genova e Verona sono bilanciati anche trofei, punti conquistati nelle ultime stagioni, risultati sportivi.

A Torino no. Tutto pende, in maniera spropositata, a favore della Juventus.

Basterà il cuore granata ad invertire questa tendenza inconfutabile? Sarà sufficiente la voglia di rivincita dell'ex Quagliarella ad interrompere un digiuno di vittorie così prolungato? Il pallone è rotondo, ma serve qualcosa in più dell'orgoglio per ridare fascino a quello che, di fatto, resta il derby più squilibrato d'Italia.

Commenti