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Shakhtar in difficoltà: spariti cinque giocatori

Dopo l'amichevole in Francia, cinque giocatori non hanno fatto ritorno in Ucraina per paura della guerra

L'allenatore dello Shakhtar Donetsk, Mircea Lucescu
L'allenatore dello Shakhtar Donetsk, Mircea Lucescu

La guerra in Ucraina sta avendo una grande escalation e l'ultima notizia è quella dell'abbattimento dell'aereo della Malaysian Airlines, sembra ad opera di un missile lanciato dai filorussi. Ora questa situazione sta iniziando ad avere ripercussioni anche in ambito sportivo con cinque componenti della formazione dello Shaktar Donetsk che si sono rifiutati di tornare in Ucraina, dove la formazione è attesa dalla disputa della Supercoppa nazionale.

La squadra allenata da Mircea Lucescu ha disputato una amichevole di preparazione in Francia a Lione, ma al momento di ripartire per l'Ucraina, cinque giocatori, tutti sudamericani, in forza la club ucraino, si sono rifiutati di far ritorno con i propri compagni. Le voci di questo rifiuto si sono immediatamente sparse in tutto gli ambienti sportivi e dopo alcune ore anche la società dello Shaktar ha confermato la notizia; i cinque giocatori coinvolti nell'accaduto sono Alex Teixeira, Ferreira, Fred, Dentinho, e Douglas Costa.

Quest'ultimo è una delle stelle della formazione di Lucescu, che molti importanti club europei stavano cercando di trattare, con in primo piano anche i giallorossi della Roma. Oltre ai cinque atleti in forza allo Shaktar, si è avuta anche la defezione di un giocatore del Metalist Kharkiv, l'argentino Sebastian Bianco. In questo caso il giocatore si trovava in Austria, dove la sua squadra sta svolgendo la preparazione precampionato, ed ha fatto ritorno in patria, a Buenos Aires, chiarendo di averlo fatto a causa della situazione che si è venuta a creare in Ucraina.

Da parte della società, per bocca del presidente, Rinat Akhmetov, sono arrivate ai giocatori delle minacce di sanzioni, ed il richiamo al rispetto del contratto firmato. Nello stesso tempo Akhmetov ha ribadito che nel Paese non c'è da temere per quanto riguarda la sicurezza dei giocatori e li ha invitati a tornare sui propri passi. Una situazione che se degenerasse potrebbe portare a gravi problemi per la disputa del campionato ucraino.

Domani, intanto, è in programma la Supercoppa e Lucescu sarà costretto ad affrontarla non potendo contare sull'apporto dei cinque giocatori rimasti in Francia. Lo stesso allenatore romeno, che per molti anni ha allenato anche club italiani ha accusato i procuratori dei giocatori di sfruttare l'occasione per piazzare i propri rappresentati in altri club europei, e li ha definiti "mafiosi" ed attenti solo alle commissioni che potrebbero ottenere con i trasferimenti. Lo Shaktar è il club con maggiore fama e tradizione in Ucraina ed in questo momento sta adoperando tutte le armi a sua disposizione per sistemare la questione, anche perché l'inizio del campionato nazionale è previsto per il prossimo week non avere ripercussioni anche sullo sport.

Il club di Rinat Akhmetov, al momento, non conosce ancora quale sarà il campo sul quale disputerà le proprie partite casalinghe, in quanto lo stadio di Donetsk non può essere utilizzato a causa del conflitto in atto, ma il presidente si è detto disposto a giocare dove indicherà la Federazione, ed uno dei campi papabili potrebbe essere proprio quello del Metalist.

Vista la situazione, lo Shaktar aveva anche chiesto un rinvio dell'inizio del campionato, cosa che la federazione ucraina ha negato.

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