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Si parte con la sorpresa: la prima maglia al carneade Pöstlberger

Velocisti beffati, mai un austriaco in rosa E fino a ieri una carriera senza successi

Si parte con la sorpresa: la prima maglia al carneade Pöstlberger

Olbia Meglio la sorpresa di ieri, il colpo di teatro messo in scena dall'austriaco Lukas Postlberger, primo successo in carriera ma soprattutto prima maglia rosa del Giro delle Cento edizioni, che lo scherzetto tutt'altro che gradito e gradevole messo in atto dalla spregiata ditta Ruffoni&Pirazzi, i due corridori della Bardiani Csf, trovati alla vigilia della corsa rosa con nelle vene quantità sufficienti di ormone della crescita per essere cacciati dal Giro in piena notte con ignominia.

Meglio la sorpresa austriaca, senza dubbio. Tutti aspettano i pezzi da novanta, gli uomini jet e a vincere è uno di quelli che invece hanno come ruolo quello di aiutare il proprio velocista a centrare l'obiettivo. Il compito di Postlberger è quello di pilotare il capitano Sam Bennett, poi lo sloveno Mezgec involontariamente fa un buco e l'austriaco si trova con un centinaio di metri di vantaggio che difende con bravura fino al traguardo. Alle sue spalle i velocisti tentavano una disperata rimonta con Ewan secondo e Greipel terzo. Quarto posto per il campione d'Italia Giacomo Nizzolo, quinto per Sacha Modolo e sesto per Kristian Sbaragli. Da segnalare che l'olandese Steven Kruijswijk, grande protagonista al Giro un anno fa, perde 13 secondi a causa di una frattura che si è verificata in gruppo negli ultimi tre chilometri.

«Che sorpresa! Sapevo di essere in forma - ha detto a caldo il corridore austriaco, primo del suo paese in maglia Rosa -. Volevo provare a tirare la volata a Sam Bennett ma ha perso la mia ruota ed ho visto un buco, mi ci sono buttato».

Vittoria che spiazza e getta nello sconforto i velocisti puri, che su questo traguardo avevano riposto molte delle loro ambizioni. Entusiasta, invece, il campione del mondo Peter Sagan, osservatore interessato, in quanto capitano della Bora, che ha osservato la prima tappa del Giro da casa, visto che i suoi obiettivi sono più in là: al Tour. I complimenti al compagno di squadra arrivano via Twitter. «Complimenti alla Bora Hansgrohe, oggi tutte le maglie sono nostre». Rosa, ciclamino e bianca a Pöstlberger, quella azzurra di miglior scalatore a Cesare Benedetti, uno degli autori della lunghissima fuga di giornata (201 km) e primo sui tre gpm di giornata. La tappa è stata infatti caratterizzata da una lunghissima fuga a sei promossa da Maestri con Bialoblocki, Zhupa, Brutt, dall'eritreo Teklehaimanot e appunto da Cesare Benedetti, riagguantati a meno di cinque chilometri dal traguardo.

Oggi seconda tappa. Da Olbia a Tortolì. Tappa logorante. Giornata impegnativa e piuttosto lunga. In particolare per i 27 chilometri della salita di Genna Silana, con scollinamento posto a 47 chilometri, quasi completamente in discesa, dal traguardo. Pendenze molto dolci senza dubbio che però potrebbero sfoltire e non poco il gruppo. Oggi potrebbe anche arrivare una fuga.

PAS

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