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La Signora come Binda. Paghiamola per non giocare

Dybala, Gonzalo, Pjanic, Dani Alves, Benatia, Pjaca. Campionato già deciso

La Signora come Binda. Paghiamola per non giocare

Non so quanto possano valere oggi le ventiduemila e cinquecento lire del millenovecentotrenta. Con tale somma Emilio Colombo, direttore de la Gazzetta dello Sport, convinse Alfredo Binda a non correre il Giro d'Italia che avrebbe sicuramente vinto, non lasciando spazio e tappe agli avversari. Escludo anche che Carlo Tavecchio o Maurizio Beretta possano invitare Andrea Agnelli a non iscrivere la Juventus al prossimo campionato di serie A, versando il corrispettivo, oggi, dei ventiduemila e cinquecento di allora. D'accordo, la Juventus batte cassa con la federcalcio per altre questioni ma le ultime notizie di calciomercato mettono la stessa Juventus in una posizione di netto vantaggio rispetto al resto della comitiva. Dopo cinque scudetti consecutivi il club bianconero sembra ancora più affamato, se non ingordo. Andrea Agnelli ha detto che vuole scrivere la leggenda, dunque cerca il sesto titolo, risultato mai raggiunto prima da nessuna squadra in serie A. C'è anche la zona Europa, là dove, tuttavia, non basta presentarsi con una supersquadra, conta il campo e il calcio si presta all'imprevisto, vince il Portogallo, vince il Leicester, la sorpresa e il colpo di scena possono far saltare il tavolo e i conti.

Di certo la nuova Juventus mette paura anche a se stessa. Ha preso un difensore esperto dal Barcellona, Dani Alves, ha rilevato dalla Roma il bosniaco Pjanic che dovrebbe restituirle fantasia e astuzia in mezzo al campo, ha rinforzato la terza linea con Benatia, ha investito nel croato Pjaca, un trequartista che potrebbe diventare l'idolo dei tifosi e il progetto a sorpresa di Allegri e, come coppa di champagne finale, ha bloccato Gonzalo Higuain, l'uomo che può garantire gol e perfidia sulla linea difensiva già illuminata dal suo compatriota Dybala.

Totale: una Juve stellare, nelle quotazioni di mercato, nelle quotazioni dei bookmakers, negli incubi notturni e diurni delle altre squadre. Alfredo Binda intascò il dovuto e andò a pedalare altrove, tanto la storia gli riservò gloria eterna. La Juventus spende e incassa, ha costruito, come si usava dire, uno squadrone, così come aveva saputo fare vendendo Zidane e Inzaghi e prendendo Buffon, Thuram e Nedved. Resta sull'uscio Pogba, il cui valore di uscita è stratosferico. Resta il lavoro di Allegri che dovrà dare equilibrio tattico a un gruppo che, per il momento, sembra eliminare la concorrenza. Giocherà ancora a tre, allestendo un centrocampo a 5? Proverà la difesa a quattro? L'anima italiana sarà ancora la carta giusta? Nel dubbio può godersi l'harem, l'esubero di elementi con Lichsteiner, Barzagli, Evra, Marchisio, Asamoah, Zaza, tutta gente che risolverebbe i problemi di mezza e più serie A. Non c'è partita? Non credo proprio. Il calcio è bello perché è vario. A volte, per vincere, non bastano le più belle figurine. Si rischia la figuraccia.

Ma non mi sembra questo il caso.

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