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La Signora cerca stimoli oltre Cardiff

Marotta, con 500 milioni di ricavi, spinge la concorrenza: «Ben venga Conte all'Inter...»

La Signora cerca stimoli oltre Cardiff

La Signora cerca stimoli. Dopo il sesto scudetto consecutivo e in attesa della finale di Champions League contro il Real Madrid. Il futuro della Juventus passa da Cardiff perché in caso di Triplete si aprirebbe qualsiasi tipo di scenario. A partire da Massimiliano Allegri che vincendo tutto potrebbe fare come Josè Mourinho all'Inter e salutare i bianconeri. Perché nella festa scudetto l'allenatore di Livorno l'ha detto: «Migliorare questa squadra è sempre più difficile, il livello è talmente alto». Palla a Marotta e a Paratici. L'ad bianconero ha ribadito che la linea è quella del mix tra gioventù ed esperienza e in questa direzione si inserisce il nome di Keita della Lazio «che interessa». Nome per l'attacco insieme a quelli di Douglas Costa del Bayern Monaco e di Federico Bernardeschi. Già bloccato Patrik Schick della Sampdoria. Perché tra gli obiettivi primari c'è un attaccante esterno da alternare a Mandzukic sulla corsia di sinistra, un vice Higuain, almeno un centrocampista che entri nelle rotazioni dell'asse Khedira-Pjanic e magari assicuri i centimetri e i chili persi con Pogba quando al posto di Super Mario agirà un esterno più agile. E in difesa con la linea a quattro il primo obiettivo è un esterno destro con Mattia De Sciglio che resta uno dei desiderata di Allegri. Intanto ufficializzato ieri il riscatto di Cuadrado dal Chelsea (20 milioni in 3 rate).

Nomi buoni per allungare ulteriormente le rotazioni di una squadra che per vastità della rosa supera di gran lunga la concorrenza. Però se si dovesse centrare il Triplete potrebbe esserci una mini rivoluzione più corposa in uscita con diversi protagonisti che potrebbero prendere in considerazioni l'idea di fare altre esperienze. Oltre a Lichtsteiner un discorso che potrebbe riguardare in ordine sparso Mandzukic e Khedira, Marchisio e Bonucci. A quel punto ovviamente la Juventus dovrebbe investire pesantemente sul mercato ed ecco tornare i nomi di Verratti e Di Maria. Il potere d'acquisto non manca se come dicono le previsioni i ricavi della Juve quest'anno toccheranno quota cinquecento milioni di euro con una pioggia di soldi in arrivo dalla Champions: qualcosa come centotrenta milioni tra diritti, premi e botteghino. E mezzo miliardo è una cifra che ti catapulta tra i top club in Europa. Con questi numeri la società bianconera non avrebbe problemi ad andare all'assalto dei top player.

Ma è una Signora che cerca stimoli soprattutto in Italia dopo averla cannibalizzata negli ultimi sei anni. Una mancanza di concorrenza soprattutto da Milano che non ridimensiona l'impresa, ma lo stesso Marotta ha sottolineato la necessità di «una serie A sempre più competitiva dopo che ha perso brillantezza». Una ricerca di rivali con l'ad bianconero che si spinge ad augurarsi «l'arrivo di Conte all'Inter. Non ci spaventa, anzi siamo più contenti». Una forza che deriva dall'aver fatto la storia negli ultimi sei anni. In cui le rivali avrebbero potuto scrivere la loro di storia se non avessero dovuto fare i conti con una squadra invincibile. De Rossi dopo Roma-Juve aveva detto: «Purtroppo dovremo inchinarci di fronte a questi mostri perché altrimenti questa squadra sarebbe entrata negli annali». La Roma avrebbe vinto altri tre scudetti quanti ne ha in bacheca, stesso discorso per il Napoli che avrebbe collezionato altri due titoli, il Milan uno. La Lazio due coppe Italia.

Però Marotta parlando del suo di futuro non ha lasciato molte speranze: «Ciclo chiuso? Prima o poi l'esperienza terminerà ma non adesso. Abbiamo tanta voglia di vincere ancora». Fame che probabilmente il Triplete soddisferebbe per un'estate, ma ai nastri di partenza della prossima stagione bisognerebbe sempre fare i conti con la Signora. Anche con un Allegri in meno. Perché la Juve ha vinto superando lo choc dell'addio improvviso di Conte.

Anche questa è storia.

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