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Signora, che spreco Higuain e Buffon dal paradiso al harakiri

Signora, che spreco Higuain e Buffon dal paradiso al harakiri

Davide Pisoni

nostro inviato a Torino

La Champions della Juventus è già a un punto di non ritorno: vincere o vincere a Wembley tra tre settimane. La doppia rimonta del Tottenham all'Allianz Stadium fa pendere dalla parte inglese l'ago della bilancia del pronostico. È un'altra storia l'Europa dove i difetti mascherati in questo inizio di 2018 dalla Signora in Italia, vengono messi a nudo dagli Spurs del piemontese Pochettino. La partenza a razzo con doppietta di Higuain, non basta ai bianconeri che devono subire il ritorno inglese anche sul piano del gioco. Questo fa preoccupare in vista del ritorno perché l'uragano Kane prende per mano i compagni che sono a lungo padroni del campo, anche se la Juventus ha più volte avuto l'occasione di segnare il terzo gol, per il Pipita anche un rigore sbagliato che potrebbe risultare decisivo nel discorso qualificazione. E per una notte tradisce Buffon sul gol del pareggio. Ai bianconeri resta la consapevolezza che a questo Tottenham un gol lo si può sempre fare e al ritorno di poter contare su Dybala e Matuidi per andare a prendere oltremanica il biglietto dei quarti di finali. Bisognerà resettare l'illusione iniziale di ieri sera perché di fronte c'è una squadra che merita di stare su questo palcoscenico: dopo aver battuto nel girone il Real Madrid campione in carica, è venuta a fare la partita in casa dell'altra finalista di Cardiff. Dimenticatevi le inglesi di una volta, adesso giocano a calcio davvero.

Comunque non c'è alibi delle assenze anche perché Allegri ha il coraggio di giocarsela con la Juventus formato Champions, anche se la mossa paga solo all'inizio. Perché senza Matuidi, sceglie Bernardeschi e non un mediano. Dall'altra parte la sorpresa è Lamela al posto del sudcoreano Son. La mossa dell'allenatore bianconero è premiata dalla partenza fulminante che gela il Tottenham: uno-due di Higuain in nove minuti e palla al centro. Prima Pjanic gioca una punizione a sorpresa per l'argentino che gira in rete al volo; poi Bernardeschi si procura il rigore trasformato dall'ex Napoli. Difesa inglese da dimenticare, ma la formazione di Pochettino è squadra vera perché quando si tratta di attaccare ha dosi massicce di qualità e tecnica. Harry Kane non si scompone davanti alla doppietta del Pipita: chiede un rigore, poi scalda le mani a Buffon di testa, quindi lo infila di sinistro. Il gol, il primo subito nel 2018 dalla Juventus (poi arriverà anche il secondo) è la conseguenza di un progressivo rintanamento della Signora davanti alla propria area (Mandzukic a fare anche il quinto di difesa) di fronte alla presa di campo inglese ispirata dal bravissimo Eriksen. Però la Signora sempre con Higuain poco prima di subire il due a uno aveva sfiorato il tris in contropiede. È una spettacolare partita di Champions, un botta e risposta che non permette distrazioni anche fino all'ultimo secondo prima dell'intervallo quando Aurier stende Douglas Costa in area: ancora Higuain sul dischetto, però con il secondo rigore centra la traversa.

Nella ripresa cala appena il ritmo, il Pipita rientra nervoso, ma è sempre il Tottenham a menare le danze. Comunque è la Juve ad avere l'occasione migliore con Bernardeschi che obbliga Lloris a superarsi. Come nel primo tempo, chi sbaglia paga. Infatti la Signora viene tradita da Buffon che si fa sorprendere malamente sulla punizione di Eriksen. La Signora accusa il colpo della doppia rimonta, ancora Bernardeschi ci prova, ma quando esce Mandzukic non resta da fare altro che limitare i danni. A Pochettino va bene così.

Il 7 marzo a casa della Regina, in quel di Wembley, servirà un'altra Signora per fare l'impresa e non farsi travolgere dall'Uragano Kane che ha già fatto saltare il suo bunker a Torino.

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