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La prima Signora in HD Napoli, Roma e Inter adesso via la maschera

Mercato chiuso e rodaggio finito, le anti-Juve non possono stare a guardare Higuain-Dybala

La prima Signora in HD Napoli, Roma e Inter adesso via la maschera

Serviti gli antipasti, andati già di traverso a qualcuno, adesso si fa sul serio. Bluffare non sarà più possibile, nascondersi nemmeno. Ogni inciampo varrà doppio per non dire triplo: terminato il mercato e finite le illusioni, i punti peseranno più di prima perché le rose non potranno essere modificate fino a gennaio e certi nervi rischieranno di scoprirsi in un attimo. Poi è chiaro che c'è anche chi ha cominciato alla grande, avendo tenuto pure nascosti finora vuoi per scelta e vuoi per necessità - alcuni dei suoi pezzi pregiati.

È il caso della Juventus, certamente: capolista a punteggio pieno dopo l'inizio shock della passata stagione (zero punti nei primi 180', battuta da Udinese allo Stadium e Roma all'Olimpico), ha tenuto in ghiaccio finora l'ormai ex acciaccato Pjanic, ha utilizzato con il contagocce Higuain e aspetta ancora il primo gol di Dybala. Eppure: Fiorentina e Lazio al tappeto, morale a mille e la partenza di Pogba che manco si è fatta sentire. Certo, la delusione per il mancato arrivo di Matuidi e/o Witsel c'è stata: Marotta ha però detto espressamente che per il belga il discorso è solo rimandato e la sensazione è lo stesso discorso valga per il giocatore del Psg. Così, mentre la concorrenza annaspa, la Signora guarda tutti dall'alto in basso in classifica e pure in quanto a programmazione pare anni luce avanti. Domani, ospitando il Sassuolo (teoricamente capolista pure lui, ma al momento con soli tre punti all'attivo a causa del pasticcio legato al tesseramento di Ragusa), Allegri schiererà probabilmente per la prima dall'inizio la Juve HD, ovvero quella targata Higuain-Dybala: con Pjanic a guidare il gioco e scusate se (non) è poco. E se dall'altro non ci sarà il promesso sposo Berardi (per un motivo o per l'altro, contro la Juve non gioca mai), la squadra di Di Francesco rappresenterà comunque un bel banco di prova nonostante il suo organico sia valutato 89,45 milioni contro i 428 di quello bianconero - per un gruppo atteso poi da sette match in ventidue giorni.

La risposta ai campioni d'Italia arriverà in serata dal Napoli, impegnato a Palermo: i quattro gol subiti nelle prime due partite lasciano qualche interrogativo sulla solidità dei partenopei, che però pure l'anno scorso erano partiti maluccio salvo poi ingranare. Di sicuro, bisognerà che Sarri e tutto l'ambiente lascino da parte mal di testa e certi timori di cospirazione globale che, se reiterati, zavorrerebbero parecchio un ambiente a dir poco umorale ma che potrebbe avere trovato nel tridente Callejon-Milik-Mertens il primo antidoto contro la depressione post Higuain. Quanto alla Roma, terza forza designata, ospiterà domenica la Samp: se avrà smaltito la (enorme) delusione Champions, non arriveranno passi falsi. Altrimenti, apriti cielo verso un settembre da incubo.

Più o meno la stessa sorte aspetta l'Inter dell'enigmatico De Boer: a Pescara, sul campo dove il Napoli ha visto vicinissima la sconfitta, i nerazzurri dovrebbero presentare per la prima volta Joao Mario ma non Gabigol. E se è vero che durante la sosta i nazionali erano in giro per il mondo, lo è anche il fatto che un punto solo dopo due partite non è accettabile. Servono i fatti e le vittorie, insomma, non i proclami e le buone intenzioni: quelli li fanno tutti, persino il Milan rattoppato di questi mesi che, in piena emergenza (fuori Kucka e Niang per squalifica, ko Zapata, Bertolacci e Mati Fernandez), andrà all'assalto dell'Udinese con l'inedita coppia Bacca-Lapadula.

Ma poi, il Diavolo è ancora una vera grande oppure no? Parola al campo, appunto: dove le parole stanno a zero e dove magari Fiorentina, Genoa e Torino si dimostreranno all'altezza di qualche presunta big.

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