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La Signora oltre De Laurentiis. Pensa solo all'amico Sassuolo

Allegri: "Sono normali i rapporti con le medio-piccole". E mette in guardia: "Hanno già fermato Roma e Inter"

La Signora oltre De Laurentiis. Pensa solo all'amico Sassuolo

Probabilmente Max Allegri si sta divertendo un mondo. Sia perché la sua Juventus ha ritrovato solidità e concretezza (un solo gol subìto nelle ultime quattordici partite) e sia perché, non rispondendo mai alle provocazioni e/o ai tentativi di polemiche che arrivano da Napoli, si immaginerà lo stupore altrui.

Anche ieri, nessuna parola fuori posto da parte sua nel commentare alcune recenti uscite da parte di De Laurentiis circa i legami tra la Juve e il Sassuolo, formazione di scena oggi allo Stadium: «Chiaramente non commento le parole di un grande presidente ha detto -. Tutte le grandi squadre hanno rapporti con le medio-piccole, sia per prendere giocatori che per darli. Come è successo in questi ultimi anni, dal settore giovanile della Juventus sono usciti ragazzi non ancora pronti per noi ma magari già buoni per la serie A. Ce ne sono tanti, basta pensare anche Romagna a Cagliari: credo sia una cosa normale». E via così, senza affondare il colpo né affrontare in prima persona l'argomento Politano, rimasto in neroverde e secondo alcuni non trasferitosi sotto il Vesuvio per «colpa» della Signora. Insomma: la Juve non si perde in dietrologie e bada al campo.

Dopo di che, l'alleanza con il Sassuolo (peraltro sconfitto allo Stadium quattro volte su quattro, con nove gol segnati e solo uno subìto) è nei fatti e dura da anni: l'apripista, ai tempi della B, fu Boakye, cui seguirono con varie modalità Marrone, Berardi e Zaza, fino ad arrivare agli attuali Cassata, Lirola e Tripaldelli.

Nessuno scandalo, ecco. Ma soprattutto la solita serenità da parte di Allegri, che alla guida del Sassuolo ha spiccato il volo da allenatore festeggiando la promozione dalla Lega Pro alla B meritandosi quindi la chiamata del Cagliari in serie A e tutto quel che ne è seguito.

«Non possiamo permetterci di perdere punti. Hanno pareggiato con la Roma e battuto l'Inter: starà a noi aggredire la partita, non ci devono essere cali di attenzione. Forse segniamo meno rispetto a inizio stagione, ma prendiamo anche meno gol: merito dei ragazzi, che giocano con cattiveria e aggressività». Era il tasto dolente su cui il tecnico aveva battuto quando le cose non giravano per il verso giusto: la risposta è arrivata e il Napoli resta lì, a un passo dall'essere agganciato. Oggi, con quasi tutti gli esterni ko, Bernardeschi sarà chiamato a stringere i denti per completare il tridente con Higuain e Mandzukic: in alternativa, uno tra Sturaro e Alex Sandro.

Meglio l'ex viola, però.

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