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Sorrentino è un muro e la Roma ci sbatte contro Questo pari fa male

Il portiere del Chievo disinnesca 5 occasioni gol Di Francesco piccato: «Meritavamo di vincere»

Sorrentino è un muro e la Roma ci sbatte contro Questo pari fa male

«Abbiamo dominato, meritavamo di vincere», risponde piccato Di Francesco a chi gli chiede di commentare lo 0-0 col Chievo che per la Roma ha il sapore di una mezza sconfitta. E ha ragione perché i numeri della partita parlano chiaro: 64% di possesso palla, 13 calci d'angolo a 1, 8 tiri in porta contro 1 dei veronesi: ma per sua sfortuna ieri i giallorossi si sono trovati di fronte un Sorrentino che a 38 anni suonati è ancora un gatto. Se da una parte il solito Kolarov ha arato la fascia mancina sfornando cross e tiri a ripetizione, dall'altra il portiere del Chievo ha risposto con almeno cinque parate da campione beccandosi gli improperi dei romanisti. Unica eccezione, forse, sua mamma che ieri era in conflitto d'interessi.

Nel weekend in cui tutte le prime della classe hanno pareggiato i rimpianti più grossi sono proprio quelli della Roma, che aveva l'impegno più facile e ha perso l'occasione per accorciare le distanze. A posteriori si può ipotizzare un po' di sottovalutazione dell'impegno considerando le esclusioni iniziali di Manolas e Dzeko, ma sul piano della prestazione si può dire poco a chi è sceso in campo. Al posto del bosniaco si è rivisto Schick che non giocava una partita intera da 5 mesi: non è ancora brillantissimo e fa il centravanti a modo suo (è una seconda punta e nel 4-3-3 il suo ruolo naturale non è contemplato), ma la classe è grande e pure in una giornata opaca un assist e 2 quasi-gol li ha messi a referto.

Su un suo tiro sporcato da un difensore Sorrentino ha fatto l'intervento più spettacolare, una deviazione di piede in mezza rovesciata con il resto del corpo lanciato in un'altra direzione. «Una parata da cartone animato», ha scherzato nel dopogara. Mancavano 8 minuti alla fine e quella è stata l'ultima grossa occasione per la Roma, che nel primo tempo aveva corso subito un rischio quando Inglese ha colpito la traversa da 4 metri dopo una svirgolata di Peres (ma poteva fare meglio), e che poi ha ripreso a macinare sfiorando il vantaggio più volte: al 24' quando Sorrentino ha ribattuto prima una zampata di Schick su tiro di Kolarov e poi la successiva conclusione a botta sicura di un imperdonabile Gerson, e poi nella ripresa - tra il 60' e il 64' - quando Gonalons da vicino e Kolarov da lontano sono stati ancora rimbalzati dal portiere.

La striscia di 12 vittorie consecutive in trasferta si era interrotta a Marassi col Genoa, ma in termini di risultati utili la Roma l'allunga a 14 in attesa di sfidare la Juve allo Stadium sabato 23.

Con una partita da recuperare la vetta resta sempre a due punti virtuali di distanza, ma pensando che potevano essere quelli lasciati al Bentegodi la delusione è difficile da mandare via.

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