Sport

Spagna, mondiale a rischio Regalo di Natale per l'Italia?

La Fifa ammonisce: no a ingerenze politiche nella Federcalcio. Un ribaltone sembra impossibile ma...

Spagna, mondiale a rischio Regalo di Natale per l'Italia?

La grande illusione continua. Grazie alla politica l'Italia del pallone ogni giorno sogna di andare in Russia. Quella maledetta e vergognosa eliminazione contro la Svezia non è stata assorbita. Qualche settimana fa era entrata in circuito la voce che il Perù, qualificato per il mondiale, sarebbe stato squalificato a causa di una proposta di legge fatta dalla deputata Paloma Noceda secondo cui la Federcalcio peruviana dovrebbe passare sotto il controllo di un organismo statale con funzioni di ministero. Ma questo è vietato dalla Fifa. In tal caso a beneficiarne sarebbe stata l'Italia. Sogno svanito nel giro di qualche ora. Adesso è la Spagna a rischiare grosso: la Fifa ha spedito una lettera alla federcalcio spagnola, uno scritto severo nei toni e nello specifico, con la quale la invita a chiarire il ruolo che ha assunto e sta ancora assumendo il governo a margine delle elezioni della presidenza federale. Il Consiglio Superiore dello Sport spagnolo ha infatti chiesto, al Tribunale Amministrativo dello Sport, la ripetizione delle elezioni, successive allo scandalo Soule che aveva portato all'arresto di Angel Villar, al tempo presidente della federcalcio spagnola e vicepresidente dell'Uefa. Il posto vacante è stato occupato da Jean Luis Larrea ma l'intromissione di un organo di governo, appunto il Consiglio Superiore dello Sport, ha provocato l'immediata reazione della Fifa che, nella sua lettera, ricorda l'articolo 13 dello Statuto: «Ciascun membro deve amministrare i propri impegni in totale indipendenza, assicurandosi che non si produca alcuna ingerenza da parete di terzi, nei suddetti impegni».

Sarebbe stato proprio Larrea a informare la Fifa del ruolo inopportuno svolto dal Consiglio Superiore e ha chiesto un incontro con il ministro dell'educazione e dello sport, Inigo Mendez de Vigo, per chiarire la vicenda. Anche perché eventuali nuove elezioni porterebbero all'allontanamento definitivo di Villar, per ora sospeso, e all'uscita dal ruolo di presidente a interim dello stesso Larrea che vuole conservare la poltrona fino al 2020. Già nel 2008 la federcalcio spagnola ricevette una ammonizione a l'avvio di squalifica da tutte le competizioni, per l'accordo tra Zapatero e Villar sulla data delle nuove elezioni alla presidenza federale, spostate rispetto alla data iniziale, La lettera di Blatter fece notizia ma finì nei cassetti, la Spagna si presentò agli europei e li vinse. Il Consiglio superiore dello Sport, ribadisce di non avere ricevuto a tutt'oggi alcuna comunicazione in merito, né dalla federazione, né dal governo, anzi come Zapatero, anche l'attuale primo ministro Rajoy, intervistato durante i lavori a Bruxelles, ha rispedito al mittente la domanda: «La Spagna andrà in Russia e vincerà i mondiali».

L'Italia aspetta e spera. È un attesa infantile, la Fifa sa benissimo di non poter fare esplodere un caso mondiale e la nostra federcalcio, di cui non si conosce ancora il capo, non ha il potere necessario perché ciò avvenga, senza dimenticare che anche a casa nostra il governo e altre istituzioni hanno messo il naso nelle vicende federali. Aggiungo che Gianni Infantino, stando a quanto pubblicato ieri da Le Monde e dal Guardian, sarebbe sotto indagine per il comportamento di favore, al tempo in cui era segretario generale dell'Uefa, nei confronti del club turco del Fenerbahce che, a seguito di una serie di partite truccate, sarebbe dovuto retrocedere, oltre a essere sospeso dai tornei Uefa. Una lettera inviata dal segretario generale della federazione turca a Infantino preannunciava, grazie al consenso ricevuto dallo stesso Infantino, che le sanzioni non sarebbero state quelle previste dai regolamenti. Il Fenerbahce si salvò dalla B e vissero tutti felici e contenti. Il caos e il malaffare regnano sovrani.

Ora non ci resta che sognare: sotto l'albero, tra i vari doni, Gianni Infantino potrebbe regaleci un viaggio in Russia. C'è ancora qualcuno che crede a Babbo Natale?

Commenti