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Spalletti punge i giornalisti: "Totti? Non ha smesso per colpa mia"

Spalletti al termine di Roma-Inter ha toccato anche l'argomento Totti, incalzato da Fabio Caressa a Sky Sport: "Dite cose che non sono corrette, che io l'ho fatto smettere. Io non l'ho fatto smettere, la società che sarei andato via lo sapeva da una stagione, lui poteva continuare invece ha smesso"

Spalletti punge i giornalisti: "Totti? Non ha smesso per colpa mia"

L'Inter di Luciano Spalletti ha disputato una buona partita sul campo della Roma di Eusebio Di Francesco e alla fine il 2-2 è il giusto specchio di quanto visto in campo. I nerazzurri dopo la bruciante sconfitta di Londra contro il Tottenham in Champions League si sono rialzati ed hanno provato ad azzannare i giallorossi feriti anche loro dalla sconfitta in Champions contro il Real Madrid e dai tanti infortuni patiti nell'ultima settimana. Al termine del match il grande e fischiato ex della partita Luciano Spalletti ha toccato l'argomento Francesco Totti, incalzato da Sky Sport: "Se passavo poco fa c'era Totti? Mi faceva piacere salutarlo. Dite cose che non sono corrette, che io l'ho fatto smettere. Io non l'ho fatto smettere, la società che sarei andato via lo sapeva da una stagione, lui poteva continuare invece ha smesso".

Spalletti ha poi affondato il colpo nei confronti dei giornalisti, colpevoli di voler enfatizzare la querelle tra lui e l'ex capitano:"Poi non è vero che ho mandato via Totti da Trigoria, gli ho detto solo che non avrebbe fatto parte della panchina quel giorno. Siccome è importante non potevo dirglielo durante la riunione. Questo episodio è avvenuto con Scala, Andreazzoli e il team manager, hanno sentito tutti quello che gli ho detto. Siamo andati in sala riunioni, quello che gli ho detto è che per la sua reazione non sarebbe andato in panchina. Lui ha preso e se n'è andato. Siccome tutti dicono che l'ho fatto smettere e che l'ho mandato via da Trigoria, questa è la verità e c'erano i testimoni. Com'è successo con il Toro.

Io devo avere un comportamento che non va a rovinare il lavoro della società".

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