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La squadra dei nazisti vince più del Barça

C'è una squadra di calcio, in Germania, che rischia di vincere più partite del Barcellona. Prima di attribuire i meriti alle tattiche di un nuovo Oronzo Canà della panchina o scomodare gli osservatori di mezzo mondo pronti a scrivere sui loro taccuini i nomi di questi invincibili giocatori, va spiegata la storia. É vero che la formazione dell'Ostelbien Dornburg (collocata, considerando la vecchia Ddr, dalle parti di Magdeburgo) sta rischiando di vincere, anzitempo, il campionato della sua categoria, come raccontava ieri, su Italia Oggi , Roberto Giardina, ma i motivi non sarebbero prettamente calcistici. Semplicemente, gli avversari si rifiutano di affrontarli e loro vincono sistematicamente ogni partita per 3-0. E' non è la paura di sfidarli a frenare i loro contendenti, quanto la loro fede politica. Ben quindici su diciotto giocatori tesserati dal Dornburg, così come la maggioranza dei loro sostenitori, sarebbero, infatti, dei noti simpatizzanti neonazisti. Un bel grattacapo per la Federcalcio locale che, apparentemente, ha sposato la filosofia di Ponzio Pilato, ovvero se ne lava le mani, anche se l'incredibile rissa, visibile in rete, scoppiata, qualche tempo fa, durante la partita contro il SC Paplitz, sembra aver smosso qualcosa. Insomma, il fattore campo, a Dornburg, si fa sentire, eccome. Una trasferta da quelle parti, equivale ad una vera e propria guerra e non solo in senso letterale. Tra entrate degli atleti al limite del penale (contro quattro giocatori è già intervenuta la polizia, altri si sono «limitati» a denunce per violenze varie) e supporter che «sostengono» la squadra a loro modo, gli arbitri sono a dir poco terrorizzati di essere designati per un loro match; tanto che ben 56 su 65 avrebbero ammesso di non voler correre il rischio di fischiargli un rigore contro. E con 65 su 68 squadre della regione che si sono rifiutate di affrontarli e giornalisti aggrediti e minacciati durante un reportage, si spiega il perché si siano trasformati in una invincibile armata. E cosa fanno i dirigenti della società, nata, tra l'altro, da un gruppo di hooligan, il Blue White Street Elite, poi sciolto dalle autorità? Secondo le autorità e la Federcalcio, poco o nulla. Non è un caso isolato, quello dell'Ostelbien. Anni fa, il Bv Altenessen, altra formazione con simpatie di estrema destra, aveva vinto il campionato per mancanza di rivali disposti ad affrontarli. Intanto, il leader della squadra, tale Denis Wesemann, avrebbe colto, è il caso di dirlo, la palla al balzo, entrando in politica. Per pochi voti non è diventato sindaco, ma spera di incrementare il bacino elettorale non promettendo tagli all'Imu ai suoi elettori, ma a suon di squalifiche disciplinari.

Da fede politica a fedina, il (doppio) passo, a volte, è breve.

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