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Stadi in serie A sempre più vuoti, in Premier presenza doppia

Crisi del calcio italiano che sembra riflettersi in ciascun aspetto possibile. A lanciare l'allarme è il quotidiano inglese "The Guardian", con la classifica, distinta per Nazione, della presenza allo stadio. Contro il quasi tutto esaurito di Premier e Bundesliga, ma anche della stessa Eredivisie, in ultima posizione, sopravanzata dalla stessa Ligue 1, il nostro Campionato con gli stadi vuoti per quasi la metà della capienza effettiva

Una desolante immagine di un match all'Olimpico
Una desolante immagine di un match all'Olimpico

A volte si sente osservare da qualche addetto ai lavori di come  gli stadi siano l'ultimo dei tanti problemi che il nostro calcio deve affrontare e risolvere.

Sicuramente vi sono problemi più urgenti, come ad esempio la violenza delle frange estreme del tifo, ma i dati che sono stati pubblicati qualche giorno fa dal quotidiano inglese "The Guardian" dovrebbero far riflettere sul fatto che in realtà il problema dell'ammodernamento dei nostri impianti va risolto in fretta, perchè è l'unico modo per riuscire a fermare l'emorraggia di pubblico che da anni è in atto non solo in Serie A, ma in tutti i campionati professionistici. Il quotidiano inglese ha, infatti, effettuato un'inchiesta nella quale ha preso in esame il numero di persone che si sono recate allo stadio per assistere alle partite della prima giornata dei più importanti campionati di calcio del Vecchio Continente: oltre a quelli da noi molto seguiti, quali Serie A, Liga, Bundesliga e Premier League, sono stati analizzati i dati del campionato francese (Ligue 1) e di quello olandese (Eredivisie). Il risultato a cui è giunto il giornale britannico è per il nostro calcio riassumibile in un solo aggettivo: desolante. Si, perchè il nostro è il campionato dove i tifosi si recano meno allo stadio e dove più che in ogni altro torneo tra quelli analizzati rimangono vuoti dei posti negli impianti.

Scorrendo i dati si scopre come i nostri stadi si riempano, facendo una media, per poco più della metà della loro capienza, visto che il dato rilevato dal quotidiano inglese parla di una percentuale di spettatori che si attesta poco al di sotto del 56% di quanti spettatori potrebbero contenere. Tra le gare che hanno suscitato meno interesse vi è quella che ha segnato l'esordio di Inzaghi alla guida del Milan: basti pensare che San Siro può contenere 80 mila persone e che a vedere il match contro la squadra di Lotito sono stati in 37 mila.  A primeggiare in questa graduatoria (e la cosa non stupisce) sono gli impianti inglesi e tedeschi, riempiti quasi al 100%. Questo fa capire come impianti più piccoli e strutturati per offrire tutti i comfort, spingano le persone allo stadio, a differenza di impianti troppo grandi e obsoleti. Davanti a noi ci sono anche le partite del campionato olandese, che hanno fatto registrare una percentuale di presenze pari al 90% e poi Spagna e Francia, con percentuali più basse ma comunque di un altro pianeta rispetto alle nostre, visto che parliamo di un 75,4 e di un 69,3%.

Infine, secondo quanto riportato dal Guardian, la partita più vista in assoluto nei sei campionati presi in esame è stato l'esordio casalingo dello United, ma anche il match con cui l'Eibar ha esordito nella Liga è stato in proporzione più seguito di qualsiasi partita del campionato italiano: lo stadio della matricola iberica può ospitare 5.250 persone e a vedere il match della prima giornata sono stati in 5.173.

Insomma, comunque la si metta quello degli stadi è uno dei problemi che il nostro calcio dovrà affrontare se vorrà tornare ad avere "appeal".

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