Brasile 2014

Sull'aereo un Balo spavaldo, quello che serve in campo

Rovina un'intervista e gioca a fare lo steward: "Sedetevi, sennò non si mangia"

Sull'aereo un Balo spavaldo, quello che serve in campo

Un viaggio da one man show, poi gli toccherà parlare anche sul campo. Volare azzurro, sognare azzurro, tingere d'azzurro anche il Cristo del Corcovado che dai suoi 710 metri di altezza guarda la baia più grande del mondo: Mario Balotelli non mette limite a fantasia e megalomania. Il viaggio verso Rio è stato il suo gioco d'infanzia: ha twittato, prima di partire da Roma, la foto di Mario Superchrist sul Corcovado, in aereo ha messo un po' di scompiglio con la voglia di sorridere. Il povero Albertini stava interpretando la parte seria del dirigente federale. «Italia umile, ma con grandi ambizioni», diceva pomposo e in cravatta davanti a luci televisive, mentre il resto della comitiva era sbracato sulle poltrone in attesa di appisolarsi per la notte. Le Tv illuminavano la coda del gigantesco Airbus finché Mario non ha cambiato la luce: maglietta bianca, una mano davanti alla camera, Albertini sorpreso poi sorridente. Balotelli chiede i salatini, cerca camerieri, magari si offre, pesca da uno scatolone, fa il gigione e se ne va. Finalmente uomo show e senza esagerazioni. Ci riprova poco dopo: dal microfono s'ode l'inconfondibile voce guttural-bresciana: «Tutti a sedere, sennò non si mangia». Con aggiunta di intercalare conosciuto in ogni lingua.
Serve questo Balotelli anche all'Italia: spavaldo e divertente. Magari goleador. Prandelli ha garantito per lui, pure sulla condizione fisica.

SuperMario si sta avvicinando al Brasile come un bambino che ha coronato un sogno. L'idea di tanti. La comitiva italiana ha fatto subito macchia e curiosità in Brasile. Tre signore al seguito: Cassano, Aquilani e Marchisio, pure qualche rampollo. Viaggio in business per graduati e vecchia guardia (18 persone), mentre giovani e reclute sono stati retrocessi alla business di scorta, un po' meno comoda: 17 persone fra cui Darmian e Ranocchia, Verratti e Insigne, Immobile, De Sciglio, Cerci e Perin. Anche in nazionale vige un po' di austerity.
Ieri mattina alle sette lo sbarco all'aeroporto militare della base aerea di Galeao. Poi via verso il ritiro di Mangaratiba, poco più lontano Casa azzurri a Porto Real. Il pullman è passato tra favelas e paesaggi di povertà simil Africa, per poi sbucare davanti a una meravigliosa baia che invita alla vacanza. Ma l'Italia da queste parti ha molto appeal, lo dicono i cartelli di benvenuto che hanno punteggiato la strada. Balotelli ha filmato il percorso e postato su twitter: per ora è un ottimo reporter.

Meglio se goleador.

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