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Sydney 2000. Fioravanti nuota nell’oro Cherubini: «Un sogno ad occhi aperti»

Trionfo azzurro nei 200 rana dove il novarese conquista il secondo titolo olimpico, mentre al terzo posto si piazza il napoletano Davide Rummolo che ai Giochi non doveva nemmeno partecipare. Cherubini: «L’Italia adesso non è più la Cenerentola del nuoto»

La pagina sportiva del Giornale che celebra la vittoria di Fioravanti
La pagina sportiva del Giornale che celebra la vittoria di Fioravanti

Domenico Fioravanti, novarese di Trecate, classe 1977, è stato il primo nuotatore a diventare campione olimpico e il primo atleta a vincere la combinata 100 e 200 metri alle Olimpiadi di Sydney 2000). É stato anche argento e bronzo ai mondiali e quattro volte oro agli Europei. É il tredicesimo italiano ad aver conquistato l’ingresso nella International Swimming Hall of Fame. Così Marco Cherubini sul «Giornale» lo racconta il giorno dell’oro olimpico conquistato a Sydney..«Una rana tutta d’oro. La più lenta e imponderabile disciplina del nuoto celebra ancora il talento di Domenico Fioravanti e regala all’Italia un’altra giornata di gloria. Il ragazzo di Novara dalle basette vezzose e del sorriso che “schianta“ le ragazze di Sydney si mette al collo un’altra medaglia riservata ai più bravi, ai migliori. Vince anche la finale dei 200 - cosa mai successa nella Storia dei Giochi - e diventa ricco: 300 milioni di lire da Coni e Federnuoto, senza contare l’avvio mutualistico (altri 300 milioni) e gli introiti degli sponsor. La finale dei 200 è un sogno ad occhi aperti. Fioravanti primo e Davide Rummolo “guaglione“ di Napoli, quello che a momenti resta a casa perchè il suo tempo non era buono secondo il Coni, acchiappa il terzo posto e il bronzo. Un trionfo. Che come sempre si celebra quando in Italia è mattina. Abbracciati dai tricolori lanciati dalle tribune dell’“Aquatic Center“ di Sydney, i due azzurri dividono il podio e si godono l’inno di Mameli che suona per la seconda volta nella storia di questi Giochi nella piscina olimpica. Loro, che al villaggio dormono nella stessa stanza, si godono l’immensa gioia a due piazze. Una gioia che dice a tutto il mondo: l’Italia non è più la Cenerentola del nuoto. Alla vigilia nemmeno il mago Otelma avrebbe previsto una cosa simile. Invece le eleganti e potenti bracciate di Fioravanti toccano per prime quel bordo da record europeo: 2 minuti, 10 secondi, 87 centesimi. E siamo di nuovo sul podio più alto di questa dolcissima Olimpiade: “E io non ci posso quasi credere“..

.»Marco Cherubini (21 settembre 2000)

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