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Il tackle della Finanza sui contratti del Napoli L'OBIETTIVO GDF Alejandro Mazzoni, il procuratore di tanti giocatori argentini

Il presidente del Napoli calcio Aurelio De Laurentis
Il presidente del Napoli calcio Aurelio De Laurentis

Napoli Il calcio italiano e, in particolare il calcio di Napoli da ieri è scosso da una nuova inchiesta della magistratura. Ieri mattina, una dozzina di finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Napoli, su ordine dei pm della Procura, Sezione Reati da stadio, si sono divisi in tre gruppetti e si sono recati nella sede del Napoli a Castelvolturno (Caserta), della «Filmauro» a Roma, dove risiede la società di produzione cinematografica del presidente Aurelio De Laurentiis e della Federcalcio nella Capitale, per acquisire documenti relativi ai contratti dei calciatori che hanno indossato la casacca azzurra a partire dal 2008 fino alla scorsa campagna acquisti.
L'indagine, coordinata dal Procuratore aggiunto, Giovanni Melillo è nata nelle scorse settimane a seguito di segnalazioni di presunte irregolarità relative a contratti di calciatori che hanno giocato o, non giocano più nel Napoli del presidente De Laurentis e dell'allenatore Mazzarri. Si fanno i nomi di Ezequiel Lavezzi, ex idolo degli ultras napoletani, ceduto al Paris St. Germain e di Chavez. Il «Pocho» e l'oggetto misterioso Chavez hanno in comune lo stesso procuratore, Alejandro Mazzoni.
Il pool della Sezione Reati da stadio ha incaricato la Polizia tributaria a svolgere accertamenti sulla correttezza dei rapporti tra giocatori e procuratori e la regolarità delle posizioni anche dal punto di vista fiscale.
La visita alla Figc in via Allegri a Roma delle fiamme gialle napoletane in trasferta è durata il tempo di una partita di calcio. I finanzieri si sono fatti consegnare dal segretario federale Antonio Di Sebastiano la documentazione relativa alle procedure di acquisto e cessione dei diritti sulle prestazioni sportive di alcuni calciatori azzurri, ai rapporti con gli agenti e alle relative movimentazioni finanziarie.
Stesso tempo utilizzato alla Filmauro. Più lunga invece l'operazione a Castelvolturno: i finanzieri sono arrivati nella mattinata di ieri nel ritiro azzurro e si sono intrattenuti il tempo di una partita di calcio, intervallo compreso. Le fiamme gialle sono andate via, con due valigette piene di carte, su due Alfa «civetta».
L'indagine della Procura è appena agli inizi. Al momento non ci sarebbero indagati. Per ora gli inquirenti non hanno formulato ipotesi di reato. Ostentano sicurezza al Napoli. La società azzurra, attraverso il proprio sito, ha espresso il proprio punto di vista sull'inchiesta aperta dalla Procura. «In data odierna la Guardia di Finanza ha compiuto un accesso presso gli uffici della Società per acquisire informazioni nell'ambito di un procedimento radicato nel 2007 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e di cui non sono noti i contenuti. Al riguardo si sottolinea che la Società ed i suoi rappresentanti e dirigenti non risultano indagati.
Il Napoli ha poi sostenuto che la società sta seguendo «una linea di continuità comportamentale adottata dal primo giorno della sua costituzione ed è al fianco della magistratura in ogni attività volta all'accertamento della verità».

carminespadafora@gmail.com

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