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Quel «tappeto magico» del Suv di Rolls-Royce

Si chiama Cullinan e lo abbiamo messo alla frusta nel Wyoming. Rumori 0 e grande in tutto

Cesare Gasparri Zezza

Jackson Hole (Wyoming) Jackson Hole è una comunità di circa 10mila anime. La maggior parte di queste persone abita in case modeste, altre, in ranch spaventosamente lussuosi. La magione che abbiamo appena superato sembra quella di Brad Pitt che avevamo visto su Vogue. Oltre al jet set internazionale, Jackson Hole viene scelta annualmente per un importante simposio delle Banche centrali. Puntiamo alla base degli impianti sciistici dello Snow King. Siamo a bordo della Cullinan, il primo luxury-suv di Rolls-Royce. «C'erano diverse sfide da vincere all'inizio del progetto»: a parlare è Felix Kilbertus, head of exterior design di Rolls-Royce. «Dovevamo trovare - aggiunge - proporzioni giuste e linee filanti per creare l'espressione perfetta di una Rolls che avrebbe vissuto fuori dai soliti paesaggi urbani».

Le misure sono mastodontiche: 5,34 metri di lunghezza, quasi 3,3 il passo, oltre 1,80 l'altezza e 2.660 kg. Anche il prezzo è di taglia XXL, si parte da poco meno di 300mila euro. L'abitacolo è estremamente spazioso; la zona posteriore è configurabile con un divano a tre posti o due poltrone divise da frigobar.

Lusso e sfarzo rispecchiano i canoni della factory inglese. Pelli di prima qualità e particolari legni e materiali pregiati con lavorazioni che richiamano gli antichi bauli da viaggio della tradizione italiana, sono stati utilizzati per gli interni. Tavoli da lavoro che si aprono elettricamente, poltrone massaggianti e climatizzate, schermi ampi interfacciabili con dispositivi esterni e impianto audio al top. Accessori unici, come tutti i futuri clienti di questo luxury-suv: cestino da pic-nic, due seggioline in pelle intervallate da un tavolinetto che escono dal bagagliaio.

Anche se Cullinan è un'agile 4x4, è difficile da immaginare il proprietario mentre la utilizza per raggiungere un'ansa del fiume, aprendosi varchi in mezzo ai rovi o attraversando guadi da 50 cm. Se questa vettura fosse nostra, al primo schizzo di fango sullo «Spirit of Ecstasy» ci autodenunceremmo per «lesa maestà».

Dallo sterrato siamo finiti in una insidiosa pietraia. Procediamo in modo spedito e regale grazie al sistema che Rolls-Royce chiama Magic Carpet. Il segreto del «tappeto magico» è nel dispositivo Flagbearer che, basandosi sulle informazioni fornite dalle telecamere stereoscopiche, «legge» in anticipo, rispetto alla posizione della vettura, lo stato della superficie della strada e regola le sospensioni attive in pochi millisecondi. Le curve sono sempre più strette. Attivando la modalità «off-road» tramite la pressione su un bottone, la vettura si alza di qualche centimetro, una mappatura specifica agisce sulla trasmissione ZF automatica a 8 marce e sul poderoso V12 twin-turbo di 6.75 litri da 563 cv di potenza e 850 Nm di coppia massima a 1.600 giri. Siamo prossimi a quota 2.500, la valle sottostante sembra un plastico in scala. Un tornante troppo stretto richiede l'uso della telecamera anteriore orientabile per vedere quello che accade davanti al cofano granitico.

Raggiunta la vetta, a circa duemila e seicento metri di quota. l'unico rumore che abbiamo sentito dall'esterno durante il viaggio è stato un sasso che ha colpito violentemente il sottoscocca di protezione. L'isolamento acustico viene garantito da circa 100 kg di insonorizzante e da speciali pneumatici Continental riempiti di schiuma fonoassorbente.

La Cullinan è una macchina fantastica; purtroppo, il desiderio di possederla si scontra con la realtà e con il conto in banca.

E ancora purtroppo per noi, l'unico modo per diventarne proprietari è quello di prendere carta e penna e scrivere a quel simpatico vecchietto che veste di rosso e vive in Lapponia. Ci sarà ancora spazio sulla slitta?

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