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Il Tav si gode Conte: "Tranquilli, lo sponsor non fa la formazione"

"Abbiamo dato l'esempio a questo Paese addormentato. Investimento a costo zero per rilanciare il brand Italia"

Il Tav si gode Conte: "Tranquilli, lo sponsor non fa la formazione"

Che Carlo Tavecchio difenda la sua scelta di nominare Antonio Conte ct «condottiero» (parole del presidente federale) della nazionale italiana è banalmente scontato. E l'ex presidente della Lega dilettanti che ora siede sulla poltrona più importante di via Allegri mostra (finto) stupore per gli attacchi che da più parti - a seconda del diverso sentire - bersagliano l'uomo Conte (quattro mesi di squalifica per omessa denuncia sul calcioscommesse), l'etichettato Conte (troppo «bianconero» per gli antijuventini), lo strapagato Conte (circa 4 milioni netti l'anno per un biennio).

Il presidente Figc non se ne cura. «Polemiche? Resto meravigliato. A noi interessava avere un grande tecnico e l'abbiamo ottenuto con condizioni vantaggiose - dice a Radio24 -. Lo stipendio che paga la federazione è inferiore o comunque in linea con quello che pagava precedentemente - spiega -. Qui non hanno capito una cosa: il Paese è addormentato e in un momento in cui non si fanno investimenti, questo invece deve rientrare in un'ottica di prospettiva di investimento anche del marchio Italia». Il salvifico brand Italia serve a «portare all'estero accademie e altre cose, è inutile che stiamo ancorati a principi vecchi - continua il neopresidente - I fondi che arrivano a Conte provengono dagli Stati Uniti e Conte li spenderà in Italia. Lui è la persona che ci voleva in questo momento per dare una scossa alla nostra situazione», assicura Tavecchio, che si definisce «molto soddisfatto» per l'operazione portata a termine dalla federazione. «Abbiamo inaugurato una nuova stagione di fare marketing e nello stesso tempo di recuperare fondi per la federazione, che saranno in futuro con l'immagine di Conte importanti per portare all'estero il nostro modello - ricorda -. Era la persona più importante dal punto di vista tecnico, ho soprannominato Conte un condottiero e gli auguro tanta fortuna».

Sul fatto che lo sponsor possa in qualche modo condizionare le scelte del ct, Tavecchio è chiaro: «Puma non può fare nessuna formazione, cosa cominciamo a farneticare. I grandi sponsor non hanno queste velleità. Conte è indipendente assolutamente, sceglierà chi vuole e non ci sarà alcuna pressione. Avevamo bisogno di un tecnico importante e l'abbiamo preso. Basta». Polemica chiusa assicura il Tav, che domani alle 13 presiederà il primo consiglio federale della sua era (all'ordine del giorno: «elezione dei vice presidenti - Maurizio Beretta presidente della Lega di serie A e il numero uno della Lega Pro Mario Macalli, ndr - comunicazioni del presidente; nomine di competenza - la governance federale, ndr -; modifiche regolamentari...» ecc).

E la scelta-Conte incassa anche la “benedizione” di Carlo Ancelotti. «Ha fatto tre anni fantastici e ha dimostrato di saper lavorare benissimo. Era uno dei migliori allenatori sul mercato ed è stata presa una decisione corretta. Può fare benissimo il ct dell'Italia», garantisce Carletto.

Qualcuno, però, avrebbe visto bene lo stesso Ancelotti sulla panchina azzurra: «Al momento non ho questa ambizione» assicura il tecnico del Real Madrid (che peraltro di milioni annui ne guadagna 9 netti).

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