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Tegola Milik sul Napoli: almeno sei mesi di stop Roma, giallo Nainggolan

Crociato rotto, il polacco torna a primavera Il belga dice no alla Nazionale: rischia lo stop

Tegola Milik sul Napoli: almeno sei mesi di stop Roma, giallo Nainggolan

L'incontro con il più grande della storia ha scalfito la tristezza del volto di Arkadiusz Milik. È stato Diego Maradona a regalare l'unico sorriso di giornata al centravanti polacco, sbarcato in Italia ieri proveniente da Varsavia. Nei piani originali avrebbe dovuto continuare in auto per Napoli, lo attendeva invece il pit-stop a Villa Stuart, la tappa romana che ogni calciatore vorrebbe sempre evitare.

Prima di recarsi dal professor Mariani, sottoporsi a nuova Tac e sentirsi dire quanto gli avevano già anticipato sabato sera i medici della propria Nazionale, Milik ha incrociato Maradona, nella capitale per incontrare papa Francesco e prendere parte alla gara della pace. Il passato e il presente del Napoli immortalati in un selfie, l'uomo che ha scritto la storia e quello che stava provando con i gol a scacciare il fantasma ingombrante di Higuain. Aveva iniziato bene, prima del maledetto infortunio dell'altra sera, un eccesso di generosità, un fallo del quale poteva fare a meno, un crack che fa male a lui e al Napoli.

Le parole di Diego un incoraggiante anestetico prima del viaggio a Villa Stuart: conferma della rottura totale del legamento crociato anteriore sinistro. Verrà operato questa mattina, tempi di recupero previsti intorno ai sei mesi, lo rivedremo in campo forse a primavera. Il campione argentino gli ha parlato della sua Napoli, degli scudetti e delle Coppe, della passione di una tifoseria rimasta incontaminata. Lo ha spronato a non mollare, a rientrare in fretta, magari accorciando i tempi, lui che è così alto e forte fisicamente.

Una cosa che nessuno immaginava e che ha fatto imbestialire De Laurentiis, assertore convinto della teoria secondo cui i club di appartenenza andrebbero risarciti profumatamente in casi così disgraziati. Un ko che ha tolto il sonno a Sarri, adesso alle prese con un problema enorme: ridisegnare una nuova squadra, ritoccandola negli schemi e negli uomini. Da subito, perché tra cinque giorni è di nuovo campionato, poi di nuovo Champions. Senza l'Arcangelo Milik e con la Roma vogliosa di scippare il secondo posto ma con il fastidioso grattacapo Nainggolan da risolvere.

Il belga ha rifiutato la convocazione con il Belgio lamentando un infortunio ma ha giocato l'amichevole contro la Primavera. Le norme Fifa sono chiare: chi salta la Nazionale non può scendere in campo prima di cinque giorni. Questa sera c'è Belgio-Gibilterra e sabato, allo scadere del quinto giorno, il big-match del San Paolo. Facendo due conti da opportunisti, meglio lasciar perdere e non rischiare la squalifica. Ma è roba di una giornata, per il Napoli il doloroso contrattempo andrà avanti per tutto l'inverno. Con l'ovvia esigenza di dover ritornare sul mercato a gennaio: ora sono tesserabili (ma non per la Champions) soltanto gli svincolati. Tutti depennati dalla lista (Klose è stato l'unico nome sul quale s'è tentennato) dopo un primo summit tra presidente, tecnico e ds Giuntoli. Si andrà avanti con Gabbiadini che vede piovere dal cielo la grande chance della carriera. Facendo un pensierino agli esperimenti fatti in ritiro con il finto nueve.

Ma era estate e quello è un altro calcio.

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