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La testa del Re Leone spera nella medicina Verona

Llorente, contro gli scaligeri primo gol di testa italiano. Che ora gli manca dall'ottobre scorso

Fernando Llorente festeggia dopo il goal contro l'Olympiacos
Fernando Llorente festeggia dopo il goal contro l'Olympiacos

Torino - Magari la medicina servirà anche questa volta. E magari Fernando Llorente non è nemmeno malato. Fatto sta che il Verona potrebbe fargli di nuovo bene: il 22 settembre 2013, il basco aveva segnato proprio contro gli scaligeri il primo gol della sua carriera juventina (cross di Vidal dalla destra, inzuccata vincente) prendendo lo slancio per una stagione che sarebbe stata archiviata con grande soddisfazione.

In sintesi: 18 reti (16 in campionato, 2 in Champions) in 3071' significavano averla buttata dentro ogni 170' trascorsi sul prato. Il Re Leone aveva convinto Conte strada facendo e, una volta capito il calcio italiano, non si era più fermato: la Juve giocava con il 3-5-2 e, pur senza avere esterni clamorosamente offensivi, riusciva a sfruttarne le doti aeree in maniera più che sufficiente al punto che a fine campionato sarebbero state sette le reti segnate di testa. Quest'anno la musica è cambiata: il gioco di Allegri prevede che Llorente funga da boa centrale per gli inserimenti dei compagni e che sulle fasce il gioco si sviluppi mica poi tanto. Risultato: la testolina magica dell'ex giocatore dell'Atletico Madrid è stata fin qui poco servita, la percentuale realizzativa diminuita non di poco (una rete ogni 297') e finora di colpo di testa vincente ce n'è stato soltanto uno. Angolo di Pirlo e gol, contro il Palermo l'ormai lontanissimo 26 ottobre: oltre a quello sono arrivati due centri di destro contro il Parma e altrettanti, di sinistro, contro Malmoe e Cagliari. Cifre non da strapparsi i capelli dall'entusiasmo, anche se Allegri ha finora dimostrato di apprezzare il lavoro oscuro del suo centravanti e di gradirne la disciplina tattica. Oggi (senza Vidal), chissà: rimasto seduto per novanta minuti nella goleada di Coppa Italia proprio contro il Verona, Llorente stasera ritroverà il posto da titolare e andrà a caccia del suo primo gol nel 2015, provando a riprendere il discorso interrotto il 18 dicembre al Sant'Elia.

«Il Verona stavolta proverà a non concederci nulla, sarebbe da fuori di testa pensare che ci aspetta un match facile - ha avvertito ieri Allegri -. Siamo in un momento importante del campionato: bisognerà commettere meno errori, perché ci sarà sempre meno tempo per recuperare. Di sicuro, il titolo si deciderà nelle ultime partite». Nel frattempo, il tecnico bianconero ha ottenuto le risposte che cercava dalle seconde linee e magari anche dimenticato certe esigenze di mercato: «Le buone condizioni di chi finora ha giocato meno mi permetteranno, volendo, di cambiare il sistema in corsa. È una gran cosa, perché ci sarà bisogno di tutti. Nuovi acquisti? Se non dovesse arrivare nessuno, abbiamo comunque buoni giovani». Tra i pilastri della squadra, invece, Chiellini, tacciato di antisportività da parte di Juan Jesus: «L'interista è stato fortunato a non essere visto né dall'arbitro né dall'assistente, altrimenti a fine primo tempo lui sarebbe stato espulso e noi avremmo beneficiato di un rigore. Sarebbe stato davvero meglio se Juan Jesus non fosse tornato sull'argomento».

Opinione stavolta inattaccabile.

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