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Thohir infatuato dal Mancio: "Portami in Champions"

É arrivato Erick Thohir, prima era criticato in quanto non tirava fuori un euro, adesso perché ci si domanda dove li trovi per fare questa sontuosa campagna acquisti

Thohir infatuato dal Mancio: "Portami in Champions"

dal nostro inviato ad Appiano Gentile

É arrivato Erick Thohir, prima era criticato in quanto non tirava fuori un euro, adesso perchè ci si domanda dove li trovi per fare questa sontuosa campagna acquisti. Al momento l'Inter è la regina del mercato, Podolski, Shaqiri, in via di definizione Brozovic e Murillo, in proiezione Yaya Tourè, Thiago Motta e Lavezzi, e poi Lucas Leiva, Suarez e Diarra, sembra proprio che Mancini non abbia troppa pazienza per un progetto a lungo termine. E Thohir è rimasto come infatuato, ha ordinato di assecondarlo, ha fiutato qualcosa di più vicino rispetto al calendario iniziale, e nel frattempo l'esborso è stato sostenibile, prestiti secchi, oppure con diritto o obbligo di riscatto, con tanti giocatori di proprietà in giro da cui monetizzare, quasi 34 mln di plusvalenze nella stagione scorsa, cifra migliorabile in questa. C'è all'orizzonte un aumento di capitale, in occasione della gara interna con il Torino, il presidente sarà più preciso, probabile la presenza al suo fianco di Massimo Moratti coinvolto pesantemente nell'operazione a fronte del suo 29,5 per cento di azioni.

Thohir si ferma a Milano cinque giorni, sentirà Ausilio sia per il mercato in entrata sia per quello in uscita, anche su questo argomento non ha rilasciato commenti, prima vuole sentire tutti i suoi collaboratori. Restano al momento le parole di Fassone: «Senza champions si vende», e quelle di Mancini: «Nessuno dei potenziali titolari lascerà a gennaio».

Intanto Mancini spinge per un supepotenziamento della squadra, Marcelo Brozovic, 22 anni, centrocampista della Dinamo Zagabria ex compagno di Kovacic, è dato a ore a Milano, contratto fino al 2019, 8 milioni al club croato, 3 in tre rate entro giugno 2016 quando l'Inter verserà i rimanenti 5. Il centrale difensivo colombiano Jeison Murillo, destro, 1.82, prelevato dal Granada, club controllato dalla famiglia Pozzo, potrebbe arrivare anche subito, Mancini insiste.

Una grana da risolvere è la questione Osvaldo. Thohir lo incontrerà, lo ha già fatto Fassone, Mancini ha chiuso la faccenda con poche parole: «Gli auguro tutto il bene possibile, che possa sentirsi sereno». In realtà c'è una probabile causa in vista, l'Inter si affiderà al Collegio arbitrale per ottenere la risoluzione del contratto e dello stipendio, l'avvocato di Osvaldo si appellerà al diritto del suo assistito ad allenarsi, dimenticando che l'Inter lo ha aspettato per due giorni ad Appiano senza mai vederlo. Il Southampton che ne detiene il cartellino ha sicuramente voce in capitolo ma non vuole saperne di un suo ritorno. Osvaldo rischia di restare all'Inter da emarginato, finora ha rifiutato ogni destinazione, spera che negli ultimi giorni di mercato Milan o Juventus si facciano vivi.

Intanto non sono svanite le speranze di arrivare a Lassana Diarrà, il 29enne centrocampista francese sta aspettando la sentenza di Fifa e Camere di risoluzione delle dispute, organo specificamente predisposto a tali questioni. Se si svincola dalla Lokomotiv Mosca arriva subito all'Inter anche se non si allena da un po', ma c'è già accordo con la Soccer Dreamz che lo rappresenta.

Su Lucas Leiva e Mario Suarez lo stesso Mancini ha spiegato che i margini di trattativa con Liverpool e Atletico Madrid si sono assottigliati, ambedue chiedono come contropartita una prelazione su Mauro Icardi.

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