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Thohir lascia l'Inter con un capolavoro

L'indonesiano cede il 31,05% al fondo Lion Rock Capital per 150 milioni

Thohir lascia l'Inter con un capolavoro

Lavorare nel calcio, uscirne e guadagnarci anche dei soldi. Il sogno di tutti i presidenti, che spesso si ritrovano a dover gestire perdite e rimanere aggrappati ai lauti introiti dei diritti tv. Ma c'è anche chi, invece, abbandona il dio pallone da vincente; da ieri Erick Thohir non è più legato all'Inter, avendo venduto il restante 31,05% delle quote al fondo LionRock Capital (fondo di private equity che ha anche una partecipazione diretta in Suning Sport). Per centocinquanta milioni.

E lui, Thohir, gongola. Perché il primo presidente asiatico del calcio italiano, che si presentò inneggiando a Ventola e De Boer, se ne esce da trionfatore. Non sul campo, visto che dal suo arrivo nel 2013 la bacheca nerazzurra non si è arricchita; e nemmeno per la stima ricevuta dai colleghi (celebre la frase di Ferrero che lo definì «filippino»), ma di certo per il rigonfiarsi del suo conto corrente. Il giusto premio, però, per il suo operato.

Perché forse in pochi si ricordano che dal suo sbarco in nerazzurro le cose sono notevolmente cambiate: acquistò la società da Moratti sborsando 75 milioni di euro per il 70% delle quote ma accollandosene altri 180 di debiti, per una valutazione complessiva intorno ai 350. Erano tempi in cui i ricavi viaggiavano sui 160 milioni annui, contro i 288 dell'ultimo bilancio: in cinque anni l'Inter, grazie al «filippino» e a Suning, ha raddoppiato il giro d'affari ed è tornata in Champions. Ma è stato proprio Thohir a trovare la famiglia Zhang e a rivendergli, abilmente, dopo due anni e mezzo il pacchetto di maggioranza con una plusvalenza da 28 milioni di euro, garantiti dalla vendita del 68% per 120 milioni. Per molti resterà solo un approfittatore, uno che voleva far soldi con il calcio: ma la sua gestione dell'Inter è stata necessaria e intelligente, con tanti saluti da parte di Suning che, si spera, avrà appreso la lezione del tycoon indonesiano.

Inter che intanto ha chiuso per l'arrivo di Cedric Soares, terzino portoghese del Southampton (prestito da 500mila euro, diritto di riscatto a 11 milioni), mentre la Juventus riabbraccia Caceres, pronto a riunirsi ai bianconeri per la terza volta (aveva già giocato a Torino nella stagione 2009/2010 e dal 2012 al 2016, oggi possibili visite mediche per lui).

Pjaca ha detto no al Genoa, mentre Tiago Djalò è un nuovo giocatore del Milan.

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