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Un tormentone che fa bene al calcio

Un tormentone che fa bene al calcio

F antastica è l'Inter: riesce perfino a rendere simpatico Spalletti che, alla fine, dice cose sane contro l'insano pensiero della socialdemocrazia e degli arraffa popolo mediatici. La sua sintesi: «Abbiamo perso tutti, ora Icardi ha pagato e può tornare con noi». Fine, il percorso didattico sul comportamento all'interno di una squadra si è concluso. Non potrà piacere, ci sarà stato qualche svarione dialettico ma se lo sport deve seguire un contesto civile ed educativo non si poteva fare a meno di tutto questo. Per assurdo, il caso Icardi ha fatto bene al nostro pallone perché ha riportato ciascuno al senso del comportamento: insegnando il peggio ed anche il meglio. Senza dare l'esclusiva al quanto costa un giocatore, quanto vale, quanto danno economico potrà toccare alla società. Fine della lezione educativa, non così delle guerre nerazzurre. Ora si è aperto un altro fronte: si sono messi a sbraitare quelli della curva Nord. In silenzio finora, forse hanno sperato che Icardi non tornasse più. Visto che la speranza si è fatta vana, hanno invitato l'ex capitano ad andarsene. Come dar torto? L'umiliazione alla maglia, alla società, ai compagni e al pubblico c'è stata davvero. Icardi ha mostrato di essere bravo solo con i piedi, sennò avrebbe trovato parole, e non l'avvocato, per sistemare la situazione. E qui si arriva alla società: Marotta è bravo dirigente, ma crede di essere ancora alla Juve. Dovrebbe resettarsi. Non si è calato nell'Inter dove bisogna essere un uomo forte, determinato, e antidemocratico al potere. Moratti fa ancora scuola: se parlava, poi era silenzio per tutti. Marotta ci ha provato con la storia della fascia, ma si è fatto giocare in contropiede. Allora avrebbe dovuto intervenire di persona sullo spogliatoio, non c'è allenatore che tenga: tutti in riga, e chiariamoci una volta per sempre. Non lo ha fatto, l'Inter continuerà a galleggiare tra ruggini e scambio di accuse. Talvolta è meglio passare dal torto per arrivare alla ragione. Diceva Celine: «Sappiate avere torto, il mondo è pieno di gente che ha ragione. È per questo che marcisce».

All'Inter chi marcirà, vedrà.

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