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Torna anche Bologna nel basket che spera di beffare ancora Milano

Tutti contro la super Armani, confidando nelle ambizioni europee della squadra di Pianigiani

Torna anche Bologna nel basket che spera di beffare ancora Milano

Milano e l'Emporio Armani vogliono riprendersi il regno del basket italiano in un campionato, giocato purtroppo in maggioranza da stranieri, che si inizia stasera a Trento con l'anticipo fra le Aquile finaliste dell'ultimo scudetto vinto da Venezia e la Virtus Bologna che torna a ruggire in serie A. Sono i favoriti che amano il paradiso per il clima e l'inferno per la compagnia. In Italia non dovrebbe essere difficile mangiare la mela dello scudetto, più difficile e divertente cercare un posto degno della real casa nell'Eurolega che partirà il 12 ottobre in casa del Cska Mosca.

La speranza delle 15 avversarie nel 95° campionato che parte con una prima giornata spezzatino, si inizia oggi si finirà giovedì 5 ottobre con Capo d'Orlando-Pistoia, è che la portaerei di Simone Pianigiani si sfianchi contro le grandi d'Europa, un po' quello che è accaduto nell'ultima stagione milanese, dopo supercoppa e coppa Italia il buio, ma adesso la società che sfidano ha costruito una squadra più solida che ha scoperto come crudeltà ed antipatia non siano la cosa più bella, ma di certo calma i nervi.

Si parte con regole nuove, un passo in più in partenza, più rigore per i falli diciamo tattici, avvicinandosi al confine Nba che resta distante quasi un metro nel tiro da 3 punti, il filtro magico per un gioco dove le squadre sono al servizio delle stelle. Novità anche nel matrimonio televisivo perché oltre alla confermata notturna Rai della domenica ecco che il divorzio da Sky porta tutte le partite su Eurosport planet oltre alle dirette del sabato, del mezzogiorno domenicale e del lunedì.

Dici Milano, Emporio Armani, ma devi pensare anche alle sfidanti nel giardino di casa dove in tanti hanno imparato dall'Alfieri che bisogna fingere di dare spontaneamente ciò che non possiamo evitare ci venga tolto. Chi lo ha fatto bene, come Sassari o la Venezia dell'ultimo campionato, ha avuto uno scudetto che sembrava già assegnato ai più ricchi. Esperienze che aiuteranno Pianigiani a riprendersi il regno che fu suo e di Siena per moltissimo tempo, che potrebbe tornare nelle sue mani perché conosce l'arte, ha fatto uno squadrone dove tutti possono aiutare, persino i cinque italiani che, al momento, sembrano soltanto gregari.

Venezia ha rifatto in parte la squadra scudetto perdendo Ariel Filloy, l'uomo che, dopo aver dato una bella mano per il titolo e anche ad Azzurra tenera, ora giocherà per Avellino forse la squadra più completa per arrivare in fondo contro Milano in un torneo che chiuderà il 6 maggio la stagione di 30 partite e poi ci darà le vere risposte con i play off dal 12 maggio per chiudersi con le finali scudetto dal 5 giugno al meglio delle 7 partite.

Fare una griglia di partenza oggi non ha quasi senso, bisogna tener conto anche delle fatiche europee, certo minori di quelle di Milano, delle altre 8 italiane iscritte (Trento, Reggio Emilia, Torino nell'Eurocup Fiba; Venezia, Avellino, Sassari e forse Capo d'Orlando, che lunedì si giocherà la qualificazione contro il Saratov dell'italiano Mazzon, nella seconda coppa Fiba), ma per chi è costretto a fare previsioni, in un torneo che per l'ultima volta avrà una sola retrocessione ha un senso anche questo:

PRIMA FILA: Milano, Avellino, Venezia e Sassari

SECONDA FILA: Virtus Bologna (bentornata), Trento, Reggio Emilia, Torino.

TERZA FILA: Pistoia, Capo d'Orlando, Brescia Varese.

QUARTA FILA: Brindisi, Pesaro, Cantù e Cremona.

Felici di sbagliare, contenti se Tony Cappellari riuscirà a ridare vera vita alla Cantù russificata, se il citti Sacchetti riuscirà a tenere in A1 la ripescata Cremona, se Pesaro troverà gli uomini per salvarsi un'altra volta e se Dell'Agnello avrà la fortuna che mertita con Brindisi.

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