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Trapattoni replica a Moreno: ''Il carcere non ti ha trasmesso umiltà''

Arriva puntuale la risposta di Trapattoni all'arbitro Moreno: ''Caro Byron, la prigione e gli anni non sembrano averti trasmesso un minimo di umiltà''

Trapattoni replica a Moreno: ''Il carcere non ti ha trasmesso umiltà''

''Il carcere non ti ha trasmesso umiltà'' è la dura replica di Giovanni Trapattoni all'arbitro Byron Moreno, che l'aveva definito ''un codardo'' nell'intervista a Futbol Sin Cassette.

Non si spegne ancora l'eco delle dichiarazioni di Moreno pubblicate questa settimana, una difesa della sua conduzione arbitrale in verità fin troppo ardita, costellata da numerosi errori che costarono l'eliminazione dell'Italia ai Mondiali 2002 contro la Corea del Sud. Oltre ad avanzare giustificazioni inversomili per le sue incomprensibili decisioni, il fischietto ecuadoregno aveva attaccato Trapattoni, definito ''Un codardo come sempre'' perché "espulso Totti ha messo Tommasi", mentre "l'unico capace di attaccare era Del Piero".

Il Trap non ci sta e ribatte alle accuse di Byron Moreno con il suo inconfondibile stile pungente attraverso un tweet su Twitter: ''Essere chiamato codardo da Moreno mi mancava! Che dire? Io lo reputo invece molto coraggioso (o folle) per essere tornato a difendere quell'arbitraggio. Caro Byron, la prigione e gli anni non sembrano averti trasmesso un minimo di umiltà''.

Chiaro il riferimento alle vicende private dell'arbitro ecuadoregno, arrestato all'aeroporto Jfk di New York nel 2010, mentre cercava di entrare negli Stati Uniti in possesso di circa 6 kg di eroina e poi condannato a due anni e sei mesi di reclusione. Soltanto un episodio di una lenta parabola, dalle accuse di combine di un match di campionato in Patria alla discesa in politica senza lasciare traccia fino alle indagini per evasione fiscale ma con il pensiero sempre fisso a quell'incredibile Italia-Corea del Sud.

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