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Il "triplete" di Berardi espugna Firenze e dà speranza all'Inter

Gli emiliani rifiatano con le 3 reti del bomber e i nerazzurri sognano ora l'accesso diretto in Europa League. Entra Rossi e la Fiorentina cambia. Ma è troppo tardi

Il "triplete" di Berardi espugna Firenze e dà speranza all'Inter

La tripletta di Berardi - salito a 16 gol stagionali con sei rigori - chocca il Franchi e indirizza la pazza partita di Firenze a favore del Sassuolo che riceve una boccata d'ossigeno in chiave salvezza - a oggi sarebbe fuori dalla zona B -. La Fiorentina si ferma a un passo dalla rimonta che avrebbe avuto del clamoroso, ma sorride per il ritorno al gol di Pepito Rossi (al quale Pegolo nega il bis con un miracolo sui titoli di coda), rientrato dopo 4 mesi. Un gol salutato con favore anche dal ct Prandelli.
Il ko dei viola - dopo la delusione in Coppa Italia - consegna il terzo posto al Napoli prima che i partenopei scendano in campo contro il Cagliari, domato senza problemi con i gol di Mertens, Pandev e Dzemaili (Hamsik, che non segna dal 2 novembre, sbaglia un rigore) dopo che la squadra aveva effettuato un sobrio giro di campo con il trofeo conquistato sabato. La squadra di Montella, che non riesce a blindare il quarto posto dal possibile assalto dell'Inter (avanti negli scontri diretti), dovrà ancora sudare per conquistare i gironi di Europa League, obiettivo per il quale resta favorita.

Una vetrina importante, quella del trofeo continentale meno prestigioso, per chi vorrebbe iniziare a riprogrammare la risalita come Inter e Milan, ma anche per chi vorrebbe ritagliarsi un posto nel futuro come Parma, Torino, Lazio e Verona. Ma arrivare quinti è un conto, chiudere il torneo sesti significa un fastidioso turno eliminatorio a fine luglio, magari con qualche giocatore reduce dal mondiale e una rosa in fase di costruzione.
Centottanta minuti per definire le altre «elette», ma la volata vivrà una tappa decisiva già nel prossimo weekend: sabato a San Siro c'è Inter-Lazio, domenica all'Olimpico di Torino i granata sfidano il Parma. In caso di vittoria di nerazzurri e torinesi, la corsa potrebbe ridursi a 4 formazioni, sempre che il Verona batta in casa l'Udinese e il Milan si imponga a Bergamo.

La squadra di Mazzarri, che tenterà di alzare l'asticella approfittando magari di un calo mentale della Fiorentina, resta in pole per la quinta piazza nonostante lo stop nel derby che ha ridotto a tre i punti di vantaggio sui rossoneri, ma ha dalla sua una migliore differenza reti. Con 4 punti il traguardo è sicuro: solo il Toro può arrivare a 61 ed è in svantaggio nel doppio confronto. Salgono le quotazioni di quella di Ventura, ma servono due vittorie con Parma e Fiorentina per essere tranquilli. Con 4 punti (e tre devono arrivare già domenica) l'unica antagonista sarebbe il Milan con il quale ha un vantaggio nella differenza reti. La formazione di Seedorf può essere la mina vagante della corsa: il successo con l'Inter ha ridato morale e negli incontri con Atalanta e Sassuolo potrebbe fare bottino pieno. Anche se 60 punti potrebbero non bastare.

Le speranze del Parma sono legate alla trasferta di Torino: se perde, il sogno europeo si interrompe; se fa risultato, si giocherà le ultime chance con il Livorno quasi retrocesso. Lazio e Verona sono quasi fuori. I biancocelesti di Reja hanno un calendario in salita - Inter e Bologna - e scarse speranze di tornare sul palcoscenico continentale.

Cammino più semplice per gli scaligeri, vera rivelazione del torneo: l'Udinese e un Napoli già sazio non rappresentano ostacoli insormontabili, ma il Verona - tranne la Lazio - è in svantaggio con tutte le avversarie dirette.

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