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"Troppi stranieri È una sfida meno sentita"

L'allenatore dell'Inter: "Derby povero, ma per noi potrebbe rappresentare la base per un grande rilancio"

"Troppi stranieri È una sfida meno sentita"

nostro inviato ad Appiano Gentile

«Adesso c'è meno pressione, ai miei tempi c'erano tanti italiani e si sentiva di più l'atmosfera, il derby era la partita della stagione, ora si gioca di più, si perde tra tante».

Roberto Mancini, vigilia.

Che derby è?

«Povero, ma per noi potrebbe rappresentare la base per un grande rilancio».

Chi ci perde di più se perde?

«La situazione è simile ma siamo noi che giochiamo in casa».

Vale davvero così poco?

«Resta una partita importante fra due squadre che non attraversano un grande momento».

È deluso?

«Speravo di trovarmi più in alto a questo punto della stagione».

Che voto darebbe all'Inter?

«Il voto a questa stagione è forzatamente negativo».

L'Inter gioca meglio in trasferta...

«San Siro è uno stadio pesante, nei momenti di difficoltà o sei molto forte e ti sai isolare, oppure vai in difficoltà».

C'è un rimedio?

«Saper trasformare tutto questo in forza e carattere».

Se gioca Gnoukouri per Kovacic è la legnata definita?

«Ho sempre detto che Kovacic ha delle grandi qualità ma ad un certo punto bisogna metterle in mostra».

Ma Gnoukouri è pronto per un derby?

«È giovane e mi sembra molto tranquillo. Nessuno però può dirci con certezza quale impatto potrà avere il derby su di lui».

Ha puntato troppo su Shaqiri?

«No, c'è solo stato un calo fisiologico da parte sua. Me lo aspettavo, è arrivato a gennaio da un altro campionato. È una situazione identica a quella di Podolski».

E l'Europa?

«Faremo il possibile per arrivarci, ma dipende da quelle davanti, noi al momento siamo troppo distanti.

E poi non la decide questo derby».

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