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Ultima chance per arginare lo strapotere über alles

Ultima chance per arginare lo strapotere über alles

Mille di questi Gran premi. O forse no. Forse ne basterebbero un paio di centinaia come la Mercedes di questi ultimi anni. Il presidente della Rossa, John Elkann, rivelando finalmente quell'empatia e calore motoristici fin qui mancati nella sua gestione, dal proscenio del Teatro Valli ha raccontato visibilmente emozionato dell'orgoglio provato nell'essere Ferrari, essere italiani e rappresentare il Paese in giro per il mondo. Nel farlo ha accennato al nome della nuova creatura, SF1000, come i Gran premi disputati dal 1950, che saranno mille il prossimo giugno e «duecentotrentotto sono quelli vinti» ha aggiunto. Per cui, sì, festeggiamo questo numero importante, per la verità già celebrato un anno fa benché monco di alcune corse che il team non aveva disputato, festeggiamolo senza però perdere di vista che ben altro numero andrebbe emulato. Dal 2010 ad oggi, anno del rientro del marchio tedesco in Formula uno, 93 sono state infatti le vittorie über alles, che salgono a 102 allargando la statistica a un signore di nome Juan Manuel Fangio e a quel che lui e Stirling Moss fecero nelle stagioni d'esordio 1954 e 1955. Un successo ogni due corse è la media monstre della Mercedes. Ed è contro un simile dominio tecnico che si è spaccata la schiena durante l'inverno la Ferrari di capitan Binotto, così è stato presentato il team principal sul palco del teatro di Reggio Emilia, e mai definizione è stata più azzeccata visti i molti ruoli ricoperti da questo abile ingegnere motorista prestato al management. Mille di questi Gran premi dunque, ma che qualcosa cambi in fretta, così come si è velocemente tornati a una livrea rossa e non più arancione. Solo che le tonalità cromatiche contano oggi, al più domani, dopo conteranno solo i risultati. Perché è l'ultima occasione, questo 2020, per sgambettare i tedeschi e Lewis Hamilton che ha tanta, tanta voglia di affiancare, per poi spodestare, re Schumi sul trono dei 7 titoli vinti. Gliene manca uno. Questa Ferrari, con il regolamento che cambierà totalmente nel 2021, non è solo una monoposto. È l'ultima occasione.

È un argine.

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