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La Under rischia di farsi rimontare Poi l'arbitro la spinge alle finali

«Sono arrabbiato, non mi è piaciuta. Quando ci sentiamo bravi ci complichiamo le cose, spero sia un'esperienza che ci aiuti a crescere». Gigi Di Biagio non sta sorridendo, non ci riesce, a un certo punto sembrava tutto fatto. I ragazzi dell'Under che filano in Repubblica Ceca all'ora della merenda con duemila bambini delle scuole calcio a battere le mani. Un piacere vedere le maglie azzurre muoversi al Giglio di Reggio, sembrava una favola, palla a terra, dribbling secchi, ecco ciò che si intende per collettivo. Poi gli slovacchi in dieci hanno dato lezione, quando sono rimasti in nove sembravano in venti, i ragazzi dell'Under sono tornati azzurrini, hanno rischiato, preso il 2-1 di Lobotka, tremato letteralmente perchè non ce n'era più uno capace di portare la palla dopo la metà campo, disastro fisico e mentale. E al 28' l'episodio sul 2-1 che ha mandato alle ortiche tutti i bei disegni colorati dei bambini di Di Biagio. Schranz è entrato in area palla al piede affrontato da Bianchetti, poi è finito giù. Lo scozzese McLean non ha esitato a indicare il dischetto, il 2-2 avrebbe qualificato gli slovacchi. Confusione, tutti ad accerchiare McLean che a quel punto ha chiesto asilo al suo assistente Harris che gli ha fatto cambiare idea senza cancellare la situazione di disagio. Quando un pallone è uscito in fallo laterale proprio sui piedi del ct Galad che lo ha calciato alle stelle, anche per lui è scattato il rosso.

Avanti con l'aiutino, signori, un grande aiutino, eppure per un'ora era stata festa. Il sinistro di Bernardeschi in piena area che si infila all'incrocio di Rusov è stato un pezzo pregiato di questo ritorno di play off, e aveva il profumo della fase finale dell'Europeo con vista sui Giochi di Rio. Nel suo gol c'era dentro tutto, idea, freddezza, precisione, efficacia. Anche il rigore di Belotti merita. Un interno destro a pelo d'erba potente e tecnicamente pregevole. Rigore su Berardi dopo scambio in area con Bernardeschi e Duda ammonito. Il 22 degli slovacchi era stato risucchiato in area dagli attacchi tambureggianti degli azzurri, ma è uno dei pezzi pregiati, gioca in Polonia nel Legia, palleggio, buon tocco, e la sua espulsione al 34' del primo tempo per fallo tattico e relativo secondo giallo ha esaltato lo spirito dell'Under di Galad che non ha mai desistito.

Poi fuori anche Zrelak, poi il ct, poi il 3-1 di Longo da posizione impossibile, contro un avversario che ha onorato fino in fondo il calcio e forse per la prima volta ci è spiaciuto mandarlo fuori.

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