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Under con vista sull'Europa Ma il pericolo è il mercato

Di Biagio e le sue stelline (Donnarumma, Bernardeschi, Berardi, Gagliardini) cercano il titolo che manca dal 2004

Under con vista sull'Europa Ma il pericolo è il mercato

Entra in scena per ultima, come le star, e lo fa nel teatro più importante: l'avventura dell'Italia agli Europei Under 21 parte stasera allo Stadion Cracovii (diretta tv su RaiUno alle 20.45) e la speranza è quella di tornarci anche il 30 giugno per la finalissima: da Cracovia a Cracovia per inseguire un titolo che manca ormai da 13 anni.

L'aumento delle partecipanti alla fase finale (da 8 a 12) rende più complicato il superamento del girone, perché solo la migliore delle seconde classificate accederà alle semifinali. Se ci aggiungiamo che nel nostro girone c'è un'altra delle favorite - la Germania che oggi debutta alle 18 contro la Repubblica Ceca -, significa che già stasera con la Danimarca un risultato diverso dalla vittoria ci metterebbe in una brutta situazione. «Sarà già una partita determinante - ha confermato Di Biagio - la prima è sempre la più importante. Quest'anno i ragazzi hanno giocato tanto ma è quello che volevamo, quindi non credo che la stanchezza possa rappresentare un problema».

La squadra è fatta, l'unica variabile è il ballottaggio tra Pellegrini e Chiesa che significa 4-3-3 oppure 4-2-3-1, ma almeno in partenza la prima opzione dovrebbe essere quella preferita da Di Biagio. Difesa intoccabile con Conti, Rugani, Caldara e Barreca davanti a Donnarumma, e in avanti Berardi e Bernardeschi a supporto di Petagna. In mezzo, insieme a capitan Benassi, guida Gagliardini che con la maglia dell'Under ha giocato solo un paio di volte ma negli ultimi mesi ha messo la freccia su un Cataldi imploso dopo il prestito al Genoa.

Sulla carta è un'Italia fortissima, a patto che riesca a restare concentrata sulle partite senza farsi condizionare dal calciomercato. Gli azzurrini che potrebbero cambiare maglia infatti sono parecchi, a cominciare da Donnarumma che in queste ore è sotto pressione come non mai: «Mi stanno massacrando», avrebbe detto Gigio ai compagni, mentre Di Biagio assicura «di aver fatto il possibile per estraniarlo da questa situazione». Stasera farà bene a tenere gli occhi sul pallone senza alzarli troppo verso gli spalti: il Milan Fans Polonia, infatti, ha già fatto sapere che al portiere saranno dedicati striscioni non troppo affettuosi.

Ma non c'è solo Donnarumma al centro delle trattative, anche Bernardeschi, Berardi, Conti e Pellegrini attendono di conoscere il loro futuro. Sarà importante non distrarsi anche perché la Danimarca non è un «vaso di coccio». Nelle qualificazioni aveva avversarie morbide ma ha comunque infilato 9 vittorie e un pareggio, e anche se in Polonia è priva della stella Dolberg (il 19enne attaccante dell'Ajax ormai fa già parte a pieno titolo della nazionale maggiore) ha almeno un paio di elementi interessanti: il capitano Christensen, un centrocampista centrale di personalità, e il bomber Ingvartsen che piace all'Eintracht Francoforte. È invece in dubbio il terzino sinistro Blabjerg che, insieme ad altri 7-8 compagni (non titolari), è stato colpito da un virus intestinale. Ieri il ct Frederiksen è stato costretto a far dormire i suoi in stanze separate per impedire il diffondersi del contagio.

In tribuna, a sostenere gli azzurri, ci sarà anche il Ventura che molti di loro li conosce già personalmente. «Sono convinto che ci siano i presupposti per fare bene - ha detto il ct dei grandi -, vedrò sicuramente questa partita poi devo decidere se restare. Spero di esserci per la finale, vorrebbe dire che siamo arrivati in fondo».

Ci credono un po' tutti, adesso non resta che trasformare le ambizioni in risultati sul campo.

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