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Un'Irlanda distratta illude l'Italia ovale Ma è il 2o° ko di fila

Paolo Bugatto

Roma]Qualcosa si è visto. Ed è già una notizia nella domenica della ventesima sconfitta di fila nel Sei Nazioni. Davanti ai 50mila dell'Olimpico, passa l'Irlanda (26 a 16) ma contro la corazzata di Joe Schmidt l'Italia ha il merito di reggere il confronto e di uscire dal campo a testa alta. Senza Parisse gli azzurri ci mettono gli attributi e tirano fuori una prova di grande carattere soprattutto in difesa. E' lì la chiave del match al netto delle due mete in 20 minuti che permettono agli ospiti di allungare sul tabellone. Mbandà è sontuoso come placcature e portatore d'acqua, poi la velocità di uscita dell'ovale dai raggruppamenti e la giornata di grazia di Tito Tebaldi fanno il resto con l'Irlanda che subisce 2 mete (Padovani e Morisi) in appena 6 minuti portando l'Italia avanti al riposo.

Sistemata la disciplina sui raggruppamenti, esce fuori un'Italia ordinata sulle fonti del gioco e terribilmente efficace nel rompere il collaudato sistema di Schmidt. Il tutto fino al decimo della ripresa, quando la benzina comincia a mancare e gli ospiti tornano ad essere efficaci secondo il più classico dei copioni. Prima Earls vola oltre la linea dopo la più classica e arrembante delle trasformazioni del gioco. Poi è Murray a toccare sugli sviluppi di una rimessa laterale con carrettino al seguito.

Gli azzurri ci provano fino all'ultimo nel tentativo di conquistare un punto di bonus che avrebbe dato un senso ad una partita che se non altro riscatta le opache prove contro Scozia e Galles. McKinley ci prova ma il suo piazzato finisce al lato dei pali, tra gli applausi di un pubblico che ha ritrovato entusiasmo a dispetto del risultato. Tra due settimane Londra e l'Inghilterra di Eddie Jones, altra corazzata.

La classifica dice zero punti, ma qualcosa forse è cambiato.

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