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Un'isola e un ragazzino le favole dell'Europeo

Hannes Þór Halldórsson ha trent'anni e fa il portiere nel Sandnes Ulf. Se qualcuno s'azzarda a dire che lo sapeva e sa tutto anche del Sandnes Ulf allora lasci perdere questa inutile lettura, qui si parla solo di favole. Comunque, nel caso ci siano in giro profani, Hannes ha vestito anche le maglie del Leiknir, Afturelding, Stjarnan, e questa qualcuno la conosce, poi Fram Reykjavík e KR Reykjavík con un salto in Norvegia al Brann. Gioca nel Sandnes e, quando il ct Lagerback fa le convocazioni, anche nell'Islanda, 322mila abitanti, capoclassifica a punteggio pieno del gruppo A europeo. E grazie a Halldórsson, alla quinta presenza in nazionale, anche con la rete inviolata dopo tre partite dove ha rullato la Turchia 3-0, la Lettonia sempre 3-0 in trasferta e lunedì sera a Reykjavik la superpotenza olandese, terza classificata a Rio, con un brillante 2-0. Non male se si pensa che l'intera rosa islandese ha un valore di 34,38 milioni.

Magari è solo merito di un campionato meno stressante. Di sicuro Hannes al sabato ha meno problemi al pensiero degli avversari che dovrà affrontare, e il suo club non teme le minacce del fair play finanziario, anzi, nell'ultimo mercato si è portato a casa un avanzo di 125mila euro che da quelle parti son soldi se si pensa che l'intera rosa vale 7,15 milioni. Forse dobbiamo imparare qualcosa anche da loro se solo avessimo voglia di ascoltarli.

L'entusiasmante favola dell'Islanda smonta il nostro audace calcio professionistico assieme a quella del norvegese Martin Oedegaard, a 15 anni e 300 giorni il più giovane a partecipare a una partita di qualificazione agli Europei. Oedegaard ha fatto il suo ingresso al 19' st contro la Bulgaria e ha vinto 2-1: «Ero nervoso - ha detto -, ma di fronte a tanto entusiasmo da parte del pubblico non potevo far altro che sorridere e cercare di divertirmi». Un calcio ai confini. Difficile da credere per noi altri che la mettiamo sempre giù molto seria, e così la Germania campione del mondo le busca per la prima volta dalla Polonia, la Spagna dalla Slovacchia, e neppure il Portogallo del Pallone d'Oro Cristiano Ronaldo non se la passa bene dopo aver perso in casa contro l'Albania. Persino in Russia tira una brutta aria. Il titolare del dicastero dello Sport ha convocato il ct Capello, che non prende paga da quattro mesi, e gli ha ringhiato: «Ho perso la gara di Formula Uno a Sochi per assistere a Russia-Moldavia 1-1».

Paura.

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