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Vale, il cinguettio più bello: "Ora al lavoro per Valencia"

Su Internet la rabbia degli italiani, poi il tweet del campione che torna in corsa «Grazie a tutti, leggervi mi ha aiutato a superare l'amarezza e l'arrabbiatura»

Vale, il cinguettio più bello: "Ora al lavoro per Valencia"

Valentino Rossi ci crede. Se la giocherà fino in fondo. Ieri ha rotto gli indugi, un cinguettio per dire che andrà in Spagna, per l'ultimo e decisivo atto del motomondiale. «Grazie a tutti per il fantastico supporto, leggervi mi ha aiutato a superare amarezza e incazzatura. Da oggi si lavora per Valencia». Al suo fianco tutta l'Italia a suon di #iostoconvale . Dentro e fuori dai confini. Sgombrato il campo dai dubbi, si provano a rimettere insieme i cocci di un epilogo che comunque vada porterà con sé una macchia indelebile. Perché Sepang ha anche certificato la definitiva «calcificazione», di tifo parlando, del motomondo. Dai fischi di Misano a Lorenzo al trionfo del clima da peggior curva di uno stadio di pallone. È da tre giorni che si inietta «sangue» in vista della corrida.

Spuntano video e versioni. Dal pollice verso di Lorenzo mentre viene premiato Rossi in Malesia a rivelazioni spagnole di presunte irruzioni di tifosi pro Vale nel box Honda malese, all'insegna di cori e insulti senza risparmiare nessuno: ovviamente in testa Marquez, a seguire il fratellino che avrebbe evitato appena in tempo un duro faccia a faccia. Non è finita perché basta che Andrea Iannone posti su Instagram una foto insieme a Valentino sul podio per rilanciare migliaia di cinguettii a suon di hashtag con espliciti inviti a buttare giù Jorge Lorenzo. Mezzo milione di like a “Convincere Iannone a stendere tutti alla prima curva a di Valencia”. Ma Iannone ha detto: «Farò la mia gara». E tifa Vale: «Sappiamo tutti che è capace di tutto».

Con questi presupposti la tensione si respirerà in ogni angolo del Ricardo Tormo, già esaurito. In vista della «gara delle gare» prende posizione la Federazione italiana motociclismo con il presidente, Paolo Sesti, che si schiera al fianco «del nostro campione Valentino Rossi icona, storia e patrimonio del motociclismo italiano e mondiale. Auspico che Valencia possa essere occasione di pronto riscatto per i valori veri del motociclismo. Il duello per il titolo iridato deve essere disputato in pista - aggiunge Sesti -, ma senza interferenze, tensioni o atteggiamenti palesemente antisportivi che non fanno parte del nostro dna di motociclisti».

Un assist a Vale come quello del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi: «Io sono un tifoso di Valentino, sono di parte, l'altro se l'è cercata. E poi non capisco: andava punito anche Marquez. A Valencia, sono convinto che ci riserverà qualche cosa di straordinario». E uno dei commissari di gara, Javier Alonso, riabilita il pesarese dall'accusa di averlo fatto cadere apposta: «Dalle immagini che abbiamo si capisce solo che Valentino allarga la traiettoria per cercare di spingere Marquez fuori pista. Poi Marquez gira la moto verso quella di Valentino e lui fa un movimento ma non si tratta di un calcio». Alonso aggiunge: «Marc non fa nulla di illegale, però ha poco senso». Intanto Marquez si è rifugiato a casa dei genitori e adesso sceglie il profilo basso: «Sono qui a riposare con la mia famiglia, parlerò a Valencia. Cosa penso di Valentino? Ho già detto tutto quello che dovevo dire». Ma la sfida diventa anche social perché al cinguettio di Valentino, lo spagnolo risponde in serata con un video su Twitter: «Vi ringrazio per l'appoggio che mi state dando, lo apprezzo moltissimo e vi abbraccio», dice mentre si prepara a un giro in bici.

E sulla rivalità si aggiungono altri capitoli: dalle indiscrezioni nel paddock di un incontro Marquez-Lorenzo ad Andorra per stringere un patto «mondiale» al manager Carlo Pernat che ieri ha rivelato: «Lo ha sempre odiato. E Rossi me lo aveva detto...». Mentre Graziano Rossi, papà del dottore insiste: «La Direzione gara doveva convocarli prima della corsa e dargli una calmata, Vale certe cose non se le sogna».

Un calcio servirebbe per mettersi alle spalle tutto e sognare un altro spettacolo a Valencia. Valentino partirà dal fondo della griglia, sanzione confermata dalla Federazione mondiale, ma girano voci di colleghi che avrebbero già detto a Vale che si faranno da parte, per farlo risalire velocemente e poi giocarsela. Perché come dice la fidanzata di Valentino, Linda Morselli: «Bisogna sapersi rialzare per “inseguire” i propri sogni.

Siamo in tantissimi a crederci ancora».

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