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Vale, pole in casa con biscottino dedicato a Jorge

Rossi davanti a tutti in scia a Vinales, suo futuro compagno. "Lorenzo dice che è come copiare all'esame? Mi faccia una nota"

Vale, pole in casa con biscottino dedicato a Jorge

nostro inviato al Mugello

Valentino pole. Con un mondo di conti in sospeso da regolare. Valentino in pole a casa otto anni dopo. In mezzo quell'ultima vittoria al Mugello lontana altrettanto e un mondiale vinto e una gamba rotta proprio qui alla Biondetti nel 2010 e la Ducati e la resurrezione e il biscottone dello scorso anno. E pure il biscottino di ieri. Qui Valentino è tutto. Lo si capisce dal giallo che tinge d'autunno festante le colline e dal casco dedicato al suo popolo, Mugiallo. «Bello, eh», sorride lui soddisfatto mentre si tuffa come la Cagnotto in una vasca infinita di gente festante. Perché è un sabato di quelli giusti giusti questo, sperando sia preludio di una domenica giustissima. Gli ingredienti ci sono. A partire dalla furba pole di ieri. Una batosta per Marquez e Lorenzo rimasti lontani, 4° e 5°, a 2,5 e 4 decimi. «È la seconda quest'anno, ho avuto culo a trovare la scia di Vinales butta lì Vale -. Questo è un mondiale che si giocherà molto anche sul piano psicologico. Per cui essere riuscito a centrare pole e vittoria a Jerez casa di Jorge, e aver conquistato la pole qui, una pista che lui ama (4 successi in 5 anni), è molto importante. Occhio, però... è solo sabato».

Parole che seguono l'ultima polemica. Succede quando Lorenzo capisce che un biscottino gli ha impacchettato il sabato. «Non è elegante aspettare altri per fare il tempo seguendo la scia», ringhia. «È come copiare all'esame di scuola... L'anno scorso parlò di biscotto a Valencia, ora lo sta facendo lui... Per me era d'accordo con Vinales che lo ha sempre ammirato». Parole che trovano la replica secca del Vale: «Ok, se ho copiato che mi dia una nota...». E poi serio: «Quei due dovrebbero avere (allarga il discorso a Marquez), non dico la serietà ma almeno il pudore di non parlare di biscotto. È meglio per tutti, soprattutto per loro... E comunque il rosicamento altrui mi dà molto gusto, è sempre figo». Quel che non dice il Dottore, ma lo si capisce, è che la santa alleanza fra un giovane emergente che sarà suo compagno in Yamaha come Vinales e lui grande vecchio, è già iniziata. Nessun piano ordito nei box come sospettato da Jorge. Bensì un'intesa naturale nata appena i due si sono trovati in pista. Valentino ha tirato Maverick regalandogli un bel secondo crono che ha messo in tranquillità lo zingaro catalano; il ragazzo ha fatto ugual cosa regalandogli molto di più: una pole. «Altrimenti sarebbe stata sua», ha ammesso Vale. Dietro loro Iannone.

E qui si apre l'altro capitolo intrigante del Gp. Perché il recente festival di cambi di casacca ha reso indomabile gente già poco addomesticabile. Per esempio Iannone: corre per la Ducati ma ha già firmato per la Suzuki, per cui mina vagante. Per esempio Vinales: corre per la Suzuki, ma ha già firmato per la Yamaha e abbiamo visto chi ha aiutato. Per esempio Lorenzo: corre per la Yamaha ma ha già firmato per la Ducati, vede nemici ovunque, teme il Dottore lontano 12 punti e già sclera. Dottore, va detto, che ha concluso il suo sabato di cose belle con una sorpresa: a premiare il poleman c'era Eleonora Pedron, ex miss Italia ma soprattutto ex compagna di Max Biaggi. Tra i due baci, abbracci e sorrisi.

Se non vittorie, sono soddisfazioni.

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