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Van der Poel, Strade Bianche d'autore

Il figlio di Andrie e nipote di Poulidor vince dando spettacolo in Toscana

Van der Poel, Strade Bianche d'autore

Strade Bianche in zona rossa sotto un cielo azzurro. La corsa del nord più a sud del mondo. La corsa monumento per atleti monumentali, e chi più ne ha più ne metta. La Strade Bianche è la corsa più giovane (ieri l'edizione numero 15), ma già ritenuta da tutti, corridori in testa, la più bella di tutte, al pari di Sanremo e Roubaix, Fiandre, Liegi e Lombardia. Una corsa pazzesca su strade da brivido. Una corsa che dell'estetica fa la sua cifra distintiva: paesaggi da sogno, in posti sognanti, dove i ciclisti più forti del mondo sognano di pedalare.

Strade bianche, in zona rossa (Siena), sotto un cielo azzurro: i colori dell'Olanda ci sono tutti e c'è anche il campione nazionale, uno dei corridori più spettacolari e amati del pianeta. Un figlio e nipote d'arte: Mathieu Van Der Poel. È lui a stroncare la resistenza del campione del mondo Julian Alaphilippe e del vincitore del Tour 2019 Egan Bernal sullo strappo finale di Santa Caterina. Quarta posizione per il trionfatore di un anno fa, il grande rivale di Mathieu Van de Poel, Wout Van Aert. Poi Gogl, Pidcock e Tadej Pogacar a completare un ordine d'arrivo stellare, nel quale mancano solo gli italiani.

Ci si aspettava i grandi nomi e i grandi nomi hanno risposto presente. C'erano tutti, proprio tutti, in un'appassionante bagarre tra gli specialisti delle classiche del nord e i vincitori degli ultimi due Tour de France; un mix che solo la Strade Bianche sa regalare. La bagarre è esplosa come sempre sul tratto di sterrato di Monte Sante Marie. Davanti sono rimasti in una decina.

Con Van Aert non particolarmente brillante e già in difficoltà sullo strappo di Monteaperti, Van der Poel ha deciso di aprire il gas su Le Tolfe per fare la scrematura decisiva. A seguirlo, a fatica, sono solamente Alaphilippe e Bernal, che gli rimangono a ruota fino al muro finale di Via Santa Caterina. Qui il campione nazionale olandese ha sferrato il colpo del ko e si è presentato in piazza del Campo tutto solo. «È un sogno che si avvera ha detto il campione d'Olanda, nipote del leggendario Raymond Poulidor e figlio di Andrie -: questa è una corsa pazzesca. Di una bellezza rara. Sono orgoglioso e felice di aver iscritto il mio nome in un albo d'oro ancora giovane, ma che è già storia».

Primo degli italiani? Alberto Bettiol, fuori dai venti, mentre Davide Ballerini, si è sacrificato per il campione del mondo Alaphilippe. Oggi il GP Industria e Artigianato a Larciano.

Si rivede al via Vincenzo Nibali che testa la condizione in vista della Tirreno-Adriatico al via da mercoledì a martedì 16.

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