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La vera regina del tennis non gioca: è Mirka Re Federer: «Se lo dice lei, io smetto...»

Roger ha risposto così a chi gli chiedeva quanto fosse importante la moglie

La vera regina del tennis non gioca: è Mirka Re Federer: «Se lo dice lei, io smetto...»

di Marco Lombardo

nostro inviato a Wimbledon

Ogni anno il tema torna come le fragole con la panna: il tennis è misogino? Il problema più che altro sarebbe che il torneo è pieno di giocatrici fotocopia di personalità tutt'altro che extra, ma di questi tempi a dirlo si rischia un'accusa di sessismo. Così ecco che ogni giorno a Wimbledon scoppia una polemica, vera e sedicente che sia: c'è chi chiede una nursery in spogliatorio (mamma Azarenka: «Dovendo stare qui tutto il giorno...»), chi una programmazione più consona e lontano dai campi periferici («per il mio match devo prendere l'elicottero», ha buttato lì la serba Jankovic), chi snocciola statistiche (il Guardian) per far notare la supremazia maschile nei match su Centrale e Numero 1, cosa confermata peraltro dal programma di oggi. Dunque tre indizi farebbero una prova, ma gli organizzatori - dopo aver bandito Ilie Nastase dal Royal Box per la sua battuta eccessivamente scherzosa (secondo lui) sul bebè caffelatte di Serena Williams - stanno sereni: qui nessuno odia le donne, a maggior ragione dopo aver concesso loro parità di premi milionari.

Sul tema è intervenuto indirettamente anche Sua Maestà Roger Federer, che si scopre orgogliosamente tennista oggetto parlando della sua dolce (per lui) metà: «Quanto è importante mia moglie Mirka? ha risposto durante la conferenza stampa Ve lo spiego subito: se domani mattina mi dicesse che non ha più voglia di stare in giro per il mondo, la mia carriera sarebbe finita in quel momento. Ecco quant'è importante...». In pratica: avendolo detto in maniera davvero affettuosa, ha praticamente rimarcato che ciò che gira su di lei non è tanto una questione di sessismo. Nei confronti di Mirka è pura invidia, soprattutto tra l'altro proprio da parte delle donne.

Miroslava Vavrinec infatti è la signora più invidiata del tennis: si narrano cattiverie continue, che la suddetta spazza via senza rilasciare da anni una dichiarazione. Dicono per esempio che quando ha capito di non essere una grande tennista, abbia puntato Roger per fare bingo; che decida tutto lei in casa; che perfino la doppia coppia di gemelli Federer sia arrivata secondo calcoli matematici; che insomma porti spietatamente i pantaloni, mentre al marito restano i pantaloncini per continuare a giocare a sfinimento e portare soldi in banca. Perfino nella rigorosissima Svizzera, il sito satirico minipeople.ch le dedica continue vignette velenose, eppure la verità potrebbe essere rivoluzionaria: Roger e Mirka si amano. Si amano e basta. Non è insomma - sentendo Roger - una questione di discriminazione. E non è che il tennis sia misogino per definizione. Se proprio vogliamo fare un paragone, a casa Federer va tutto bene.

Mentre il tennis femminile si sta inventando qualcosa per uscire dalla noia.

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