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Vettel, l'ex nemico che a Monza vuole dimenticare i fischi

"Finalmente salirò sul podio senza contestazioni" Indagine Pirelli sulla gomma esplosa: "Usura e detriti". Seb: "Spiegazioni ok... resta inaccettabile lo scoppio"

Vettel, l'ex nemico che a Monza vuole dimenticare i fischi

nostro inviato a Monza

La magia del Parco si rinnova. Monza non ha vie di mezzo per chi ci mette piede: “eden” o “selva oscura”. È il colore del vestito a fare la differenza. Come entrare nella foresta di Sherwood nei panni di Robin Hood o dello sceriffo di Nottingham. Chiedere a Sebastian Vettel.

Il tedesco nel 2013, allora alla Red Bull, fu brutalmente fischiato. Due anni dopo in tuta rossa, i fischi si trasformano in applausi, i primi dei tifosi ferraristi nell'incontro in Villa Reale ieri sera, occasione salutata così da Maurizio Arrivabene: «Dicono che bisogna avvicinare la F1 ai tifosi ma sono loro che si sono avvicinati a noi, siete nel cuore». Altra magia del Parco come quella che trasforma il rumore dei nemici in sinfonia. Impossibile per Vettel dimenticare quella giornata in cui Monza perse un'occasione. «Finalmente potrò salire sul podio e non ricevere fischi - dice -. Conosco la passione che c'è per la Ferrari e non vedo l'ora di farne parte». Non perde tempo: «Quest'anno non ho avuto il Gp di casa in Germania per cui adotterò questa gara». Per il tedesco anche applausi a Monza, nel 2008 per quella straordinaria vittoria con la Toro Rosso motorizzata Ferrari: «Un miracolo». Quelli di cui è capace solo il Parco: ne servirebbe uno pure domenica. «Non prometto nulla - ammette Vettel -. So che le aspettative sono altissime, dico solo che darò tutto».

Il Parco zittisce i fischi e fa da silenziatore alle voci di guerra. Come quelle recenti tra la Ferrari, cioè Vettel, e la Pirelli. L'esplosione della gomma a Spa, si trasforma dal rabbioso «inaccettabile» al ragionevole «la direzione è giusta, la Pirelli ha spiegato, anche se non tutto» dice il tedesco per comunque ribadire che «non è accettabile». La casa milanese ha escluso «cedimenti strutturali» e individuato in «usura e detriti» le cause dell'esplosione del pneumatico indotta anche da un «tracciato estremo» come quello di Spa con 63 tagli nelle gomme nel weekend a fronte di una media di “uno virgola” sulle altre piste. Quindi la proposta di migliorare la pulizia delle piste fatta alla Fia, che si è detta soddisfatta dell'indagine. E la Fom di Ecclestone sta con la Pirelli e “invita” i team a seguire le indicazioni che dà.

A sotterrare l'ascia di guerra ci ha pensato Maurizio Arrivabene che ha detto: «Abbiamo avuto sfiga». Comunque per Vettel gli strascichi restano, ma potrebbe cancellarli una magia nel Parco. Che tutto trasforma come l'Hamilton “biondo” ossigenato o il neopapà Rosberg che ritrova il sorriso. Loro i favoriti per la vittoria del Gp d'Italia, ma Vettel ha già rotto l'incantesimo due volte in questa stagione. Il tris di Monza sarebbe l'apoteosi. Comunque vada d'ora in avanti nel Parco sarà sempre ben accolto come si conviene a chiunque sia stato vestito di Rosso. Come Felipe Massa, sempre acclamato anche ora che è alla Williams, dove farà coppia con Bottas anche nel 2016. Un altro che è sempre nel cuore del Parco è Schumacher, a proposito del quale Briatore ha detto: «Servono pazienza e preghiere. La Ferrari? Partiamo sempre che se tutto va bene devi arrivare terzo». Non a Monza, dove i miracoli avvengono. E quest'anno una vittoria Rossa vale doppio perché darebbe una mano anche a «salvare» il gp di casa della Ferrari.

“Robin Hood” Vettel ha poche frecce al suo arco, ma sono quelle giuste per regalare un'altra magia nel Parco.

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