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«Vi spiego il boom Ds la rivelazione premium In Italia è sfida ad Alfa»

Il capo del marchio di Psa: «Tutti i nostri prodotti sono mondiali. In Usa con i servizi»

Pierluigi Bonora

Milano «I nostri concorrenti diretti? Sono quei costruttori premium che offrono modelli nel nostro stesso posizionamento. In Italia c'è Alfa Romeo con i suoi ultimi due modelli che si collocano proprio in questo ambito. Quindi...».

Parte con una sorta di sfida al Biscione italiano l'incontro, nella sede di Psa Groupe, a Milano, con Yves Bonnefont, ceo di Ds Automobiles, il marchio premium all'interno del gruppo francese. Bonnefont, insieme ai colleghi Jean-Philippe Imparato (Peugeot) e Linda Jackson (Citroën), i «magnifici tre» alla corte di Carlos Tavares, ceo di Psa Groupe (che include anche Opel), ha il compito di mettere in pratica la strategia Push to Pass, artefice del momento di grazia che la società sta vivendo. In settembre, a questo proposito, in un mercato europeo decisamente depresso, i quattro marchi hanno sorpassato il gruppo Volkswagen, balzando in testa alla classifica delle vendite. E nei nove mesi, Ds mantiene il segno positivo: +1,4%.

Monsieur Bonnefont, oggi lei è qui a Milano, a poco più di un'ora di volo da Parigi. Ma è comunque abituato a visitare settimanalmente le reti mondiali di Ds. Un impegno non da poco.

«Ritengo importante visitare le reti commerciali di Ds in quanto rappresentiamo una novità nel contesto mondiale. È anche un modo concreto per verificare l'andamento della rete perché siamo un marchio nuovo. E per constatare come vengono adottate le strategie del gruppo e quali sono le esigenze della clientela: insomma, come è percepita Ds».

In Cina sfidate i premium tedeschi. Il coraggio non vi manca.

«Ds è un marchio mondiale. Tutti i nostri prodotti sono mondiali. La Ds7 Crossback è stata presentata a livello globale. La Cina? Rappresenta un mercato importante come l'Europa e l'America Latina. Abbiamo 14 Paesi prioritari nel mondo. Ci concentriamo su questi. Il lancio di una nuova Ds avviene simultaneamente in tutto il mondo. Il nostro ceo Tavares ha chiesto di lavorare al massimo sul posizionamento del marchio senza che si verifichino cannibalizzazioni con gli altri brand di Psa. E poi c'è il posizionamento premium con una grande attenzione a prezzi, qualità, prestazioni dei prodotti e margini. Un altro punto su cui Tavares ha chiesto il massimo impegno riguarda la conquista di nuovi clienti».

Quali saranno gli sviluppi del progetto E-Tense?

«Rappresenterà l'elettrificazione in casa Ds. Dal 2019 un modello per gamma avrà un motore elettrificato. E con Ds X E-Tense si passerà alla guida autonoma».

Una svolta, la vostra, chiamata Crossback.

«Ds3 Crossback e Ds7 Crossback rappresentano un successo a livello europeo e anche qui in Italia i riscontri sono ottimi. Ds ha trovato il suo spazio nel mercato dei modelli di alta gamma».

Intanto, vi preparate al balzo negli Usa. Un altro passo storico per Psa.

«Per il mercato Usa la strategia del gruppo si baserà sui servizi alla mobilità con free2move. A Washington abbiamo presentato l'apposita App di car sharing per usufruire al meglio del servizio. È da tanti anni che il gruppo è assente dagli Usa. E ora dobbiamo passare alla conquista anche di questi clienti. Stiamo valutando varie opzioni».

E la sfida interna tra lei, il collega Imparato, che in Italia è molto conosciuto per aver guidato la consociata Citroën, e madame Jackson? Senza dimenticare la tedesca Opel.

«Prioritario è avere posizionamenti di marchio diversi allo scopo di evitare dannose sovrapposizioni».

Al recente Salone «Mondial» di Parigi, Bonnefont ha tenuto a battesimo Ds3 Crossback, il nuovo luxury Suv compatto, insieme alla versione elettrica E-Tense.

Le altre novità presentate: l'ammiraglia ibrida Ds7 Crossback E-Tense 4x4 (50 km di autonomia in modalità elettrica) e Ds X E-Tense, un esercizio di stile e applicazioni ultra hi-tech di come il marchio interpreta il futuro della mobilità.

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