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Vincere per cancellare gesti e sigarette

Il problema non è lo stile, ma mettersi ancora alle spalle Napoli e Inter

Vincere per cancellare gesti e sigarette

L a tuta, le sigarette, le parole scurrili, il dito medio rivolto ai tifosi. Si parla e si scrive di questo. Forma. E basta. Trascurando la sostanza che in un professionista, del football e non dell'alta moda, conta moltissimo, direi tutto. Sarri Maurizio allenatore della Juventus, nessuna rivoluzione, nessuna presa di potere ma la ricerca di un altro football, sempre uguale nelle intenzioni, dunque essere competitivi e puntare ai massimi, ma differente nel modo di imporre il gioco, di distribuire compiti.

Sarri sarà anche greve e fumantino, non soltanto per il vizio del tabacco (su questo dovrebbe darsi una regolata, per badare alla salute e non al look comunque fastidioso con quell mozzicone tra le labra, come era uso fare Zeman), dovrà entrare nello spogliatoio per capire, apprendere, insegnare, migliorare. Non è un dilettante allo sbaraglio, non è uno spacciatore di calcio come certi suoi docenti ispiratori, sono varie le forme per arrivare al risultato ma Sarri sa anche che, ad esempio, certe sue scelte tattiche (vedi alla voce David Luiz) sono state disastrose per la terza linea del Chelsea che non aveva certo Koulibaly a riparare errori ed omissioni. In tal senso dovrà badare a Bonucci più che a Chiellini e non credo possa puntare su Rugani che all'Empoli era una promessa e alla Juventus è rimasta una premessa.

Se qualcuno poi ritiene che il toscano debba spiegare a Cristiano Ronaldo nuove maniere di stare in campo allora lasci perdere e si dedichi ad altre discipline. Eppure leggo e ascolto zatteranti, orfani di Guardiola, accennare ai problemi che Sarri incontrerà sul cammino. Sono gli stessi cialtroni che urlavano contro Allegri (la critica, anche severa, è una cosa ben diversa e personalmente ho censurato più volte le scelte del tecnico livornese), coinvolgendo anche la compagna Ambra. Stavolta siamo al dito medio e al resto del repertorio greve citato in avvio. Sarri ha due veri obiettivi: battere in classifica Conte e l'Inter e vincere a Napoli, così come seppe fare con il suo Napoli a Torino. Allora vedrete che sigarette, tuta e amenità varie, saranno improvvisamente dimenticate.

In caso contrario sarà durissima per lui, come lo sarebbe stato per chiunque altro, dopo otto scudetti consecutivi.

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