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La Viola ha mal di testa Il Sassuolo la riprende

Terzo pareggio di fila tra campionato e coppa. A Borja Valero risponde Floccari: Sousa frena

La Viola ha mal di testa  Il Sassuolo la riprende

Un'idea ce la siamo fatta. La Fiorentina gioca bene quando gli va, e vince meno del previsto. In un campionato «più divertente dell'anno scorso» dove, in mancanza di troppa Juventus, c'è un mucchio selvaggio col suo improbabile piano scudetto, la Viola potrà dire la sua, a patto però che davanti continuino le staffette.

L'anti-Inter, soprattutto per quel modo così poco italiano di intendere il calcio (nota di merito, naturalmente), anche ieri ha provato a dettar legge con i suoi piccoli palleggiatori. Da buon portoghese mister Paulo Sousa nutre i suoi a pane e pallone. E poca palestra. Anche lui prova a ribellarsi alla logica del culturismo. Pagherà? Lo vedremo. Nel frattempo, però, il pareggio di ieri col Sassuolo, nel primo dei due posticipi serali del lunedì, sa di occasione persa. E questo nonostante la bella prova del Sassuolo che in casa è una roccia.

Poco trionfale anche il ritorno di Giuseppe Rossi da titolare in attacco. Pepito ha combinato pochino per cinquanta minuti, ma tutto sommato ha combinato: una notizia per il ct Antonio Conte che magari smetterà di aspettare i soliti noti specializzati in infortuni e in chance sprecate e investirà qualche mese di pazienza nell'attesa che il vero Pepito faccia ritorno e salvi la nazionale da un'altra figuraccia. Ci vuole fede però.La partita sembra il solito monologo della Fiorentina, e in effetti è subito incanalata dalla parte viola dal gol di Borja Valero che sblocca su imbeccata di Ilicic dopo un clamoroso liscio di Pepito nostro.

Borja Valero è il simbolo di questa Fiorentina. Non perde calma e neanche palloni, si prende volentieri la responsabilità di impostare anche se pressato e va al tiro con grande facilità. Incredibile quante volte riesca a uscire palla al piede verso l'area avversaria, scuola spagnola. Anche ieri sera Valero è stato il più in palla di tutti i compagni. Tra cui lo scialbo Bernardeschi, già tornato sulla terra dopo la doppietta in Europa League. E così il Sassuolo lentamente trova le misure, lascia le inutili barricate e comincia a guadagnare metri, a pressare alto e giocare, insomma. E, come fa spesso in casa, pareggia nel finale di primo tempo con un gran gol di Floccari che stacca imperiosamente su calcio d'angolo bucando un non proprio impeccabile Tatarusanu (ma pure con i piedi non è granché).

ota non marginale: è raro vedere partite di questa intensità nella nostra compassata serie A. Sassuolo e Fiorentina non si risparmiano, non si fermano un attimo e fanno pressing, quello vero, quello che comincia dagli attaccanti che perdono palla. Gli emiliani Sansone, Missiroli e Magnanelli sono stantuffi inesauribili e picchiano sodo impedendo alla Fiorentina di essere pericolosa. I neroverdi resistono, poi, al forcing finale dei viola e portano a casa un prezioso pareggio. Il Sassuolo continua la striscia positiva nel fortino di casa. Non conta, ma vincono pure il confronto sul possesso palla. Una manciata di minuti, tanto basta.

Clamoroso al Mapei di Reggio Emilia.

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