Sport

Vola Aru insieme al cannibale Froome

Il britannico in maglia gialla vince la cronoscalata e ipoteca il tris al Tour

Pier Augusto Stagi

Chiamiamolo pure Tris Froome, visto che almeno il nome del vincitore del Tour numero 103 ce l'abbiamo. Ieri il britannico, come da copione, ha chiuso ogni discorso andando a vincere anche la cronoscalata di Megeve, cogliendo così il suo secondo successo di tappa dopo quello di Bagneres de Luchon, e ipotecando in maniera pensante il terzo Tour de France della carriera.

Una vittoria ottenuta con grandissimo acume tattico: partito lento, il britannico ha poi aperto il gas e per lo specialista delle prove contro il tempo Tom Dumoulin non c'è stato niente da fare se non accontentarsi della seconda piazza a 21 dal fenomenale sudafricano bianco (nato a Nairobi) con passaporto britannico.

La nota più lieta viene però dal nostro Fabio Aru, che alla sua prima partecipazione sulle strade di Francia ha messo in mostra una prestazione di livello assoluto, andando a cogliere la terza piazza che gli ha consentito di mettersi alle spalle tutti i diretti avversari. Il sardo rifila distacchi a tutti e guadagna 9'' su Bardet, 37'' su Quintana, 50'' su Yates e 52'' su Mollema.

Grazie a questa superba prestazione, Aru guadagna una posizione in classifica generale (7°, scavalca Valverde, ndr) e mette nel mirino il podio di Parigi che adesso è lì a 1'52''. «Questa cronoscalata per me era un test importante ha spiegato visibilmente soddisfatto il sardo -, sono felice di questo risultato. Ora ci aspettano due tappe molto dure, l'importante per noi è continuare così. Già da domani (oggi a Saint-Gervais Mont Blanc, ndr): visto che c'è un altro arrivo in salita».

I 17 km da Sallanche a Megeve sono la prova della verità, come tutte le cronometro del resto: contro il tempo non si può bluffare e dicono sempre quello che sei. Froome percorre la distanza in 30'43'' (media di 33,207 km/h), 21'' meglio di uno specialista come Tom Dumoulin che a lungo ha accarezzato il sogno del terzo successo di tappa. All'arrivo Tris Froome ha 21'' sull'olandese, 33'' su Aru e Porte, 1'23'' su Yates (stesso tempo di Nibali, buona anche la sua prestazione, ndr) e 1'25'' su Mollema, rispettivamente terzo e secondo nella generale.

Delude Quintana, ma anche questa non è più una notizia.

Commenti