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Vuelta, il ruggito di Aru: trionfo davanti ai big mondiali

Grande vittoria del giovane sardo che l'Italia aveva scoperto al Giro (terzo posto finale). Attacco a un chilometro dal traguardo, sull'ultima salita, e arrivo solitario. Battuti Valverde, Rodriguez, Contador (che resta leader) e Froome

Vuelta, il ruggito di Aru: trionfo davanti ai  big mondiali

Come a Montecampione, come al Giro d'Italia che l'ha rivelato quale giovane idolo italiano per il dopo Nibali: sul prestigioso traguardo delle montagne navarre, Fabio Aru firma il suo secondo capolavoro personale, a soli 24 anni, vincendo una prestigiosa tappa della Vuelta di Spagna, staccando con un formidabile allungo all'ultimo chilometro la sfilza di big che stavano dal suo fianco.
L'ordine d'arrivo dice quanto valga questo trionfo: secondo Valverde, terzo Rodriguez, quarto Contador (che resta leader della classifica), quinto Froome, in altre parole tutto il gotha del ciclismo mondiale.
E' una nuova, magnifica gratificazione per il ciclismo italiano, che davvero può dire di avere in mano il presente (Nibali) e il futuro (Atu) della grandi corse a tappe. Di Aru stupisce la personalità e il coraggio di fronte ad avversari tanto forti e tanto esperti. Ma nell'ultimo chilometro verso il santuario di San Miguel de Aralar la giovane età sparisce improvvisamente, lasciando il posto a una potenza impressionante.
Subito dopo il traguardo, immediatamente ritornano però la prudenza e l'umiltà che l'Italia ha imparato a conoscere nel suo bellissimo Giro, concluso al terzo posto: "Per me è una vittoria incredibile, non pensavo proprio di vincere in questo modo e proprio qui. Ma dopo il Giro mi ero preparato molto bene, ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato a ritrovare una forma così".
E adesso? Adesso Aru è settimo, a 2'13'' da Contador. Il distacco non è piccolo, ma nemmeno immenso. C'è spazio per tentare la scalata al podio. Inutile però farlo dire a lui. Lui è disarmante, come sempre: "E' la prima volta che corro due grandi giri nello stesso anno. Non so quali reazioni avrò. Preferisco andare avanti giorno per giorno, è la cosa migliore. Sono qui per imparare...

".

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